Un nuovo anno sta per concludersi ed è tempo di bilanci anche in politica. Riavvolgiamo il nastro del film 2021 ed arriviamo a fine anno 2020. Giuseppe Conte e Rocco Casalino si preparavano alle dirette Facebook natalizie per annunciare agli italiani quello che potevano fare a Natale e dire ai cittadini chi potevano incontrare a pranzo e a cena. Un Natale e tutte le feste in completo lockdown. Un Conte più impegnato ad apparire e in pieno delirio di onnipotenza che attento alla gestione della pandemia e del piano vaccinale. Un Conte che il 23 dicembre 2020 andava da Bruno Vespa a fare gli auguri paternalistici agli italiani, un premier che il 26 dicembre 2020 organizzava una ridicola e costosa spettacolarizzazione dell’arrivo delle prime dosi dei vaccini e ringraziava di questo la struttura Commissariale di Domenico Arcuri.

Ricordate Arcuri? Quello che oggi è stato sostituito per fortuna dal Generale Figliuolo. Quello che è indagato per peculato e abuso d’ufficio. Insomma, quello che Conte e il Pd osannavano e mettevano in tutti i ruoli. Lo dico: il grande amico di D’Alema. Durante questo patetico e pericoloso show orchestrato sempre da Conte-Casalino, Italia Viva in data 30 dicembre 2020 preparava e depositava pubblicamente un documento di proposte e di metodo sul Pnrr.

L’ex Premier Conte e tutto il suo codazzo denigravano le proposte e raccontavano il solito film di un Matteo Renzi interessato solo a se stesso e alla sua irresponsabilità in un momento di crisi e pandemia. Note tutte le prese di posizione del Pd e del sistema di disinformazione di massa. La litania era sempre la stessa: “O Conte o il voto”, “Renzi irresponsabile”, “come può il più odiato dagli italiani mandare a casa il più amato”, “Conte il punto di riferimento dei riformisti”. O come non ricordare le frasi che hanno fatto diventare Enrico Letta nuovo segretario del fu Pd a gennaio 2021: “La crisi di governo innescata dal partito guidato da Matteo Renzi potrebbe provocare danni enormi… ci fa fare nel mondo la figura del solito Paese inaffidabile, pizza, spaghetti, mandolino”. O ancora: “La crisi? Mossa irresponsabile. La scelta di Renzi è pura follia”.

Povero Letta, da quando è il nuovo segretario non eletto del fu Pd ha azzeccato solo la sua elezione a deputato a Siena. Sostenuto tra l’altro dall’odiato Renzi. Non c’è bisogno di rammentare i recenti articoli della stampa internazionale e i dati Istat per certificare che grazie a Renzi oggi l’Italia e soprattutto il suo nuovo premier Draghi sono presi a modello da tutto il mondo.

Insomma, quanta ipocrisia, demagogia, rancore, falsità da parte del solito sistema populista che ha visto nella ditta del Pd un valido alleato. Un Pd completamente inconsistente e senza idee. Troppo impegnato nella lotta perenne a Matteo Renzi. In appena un anno le cose dette dal Pd, dai 5Stelle e dalle solite trasmissioni, ormai monotone e stantie, hanno magicamente cambiato colore e valore. Oggi, senza alcuna vergogna, il Pd e lo stesso impagliato Conte chiedono a Draghi di ricoprire tutti i ruoli possibili, a seconda dei casi o Presidente della Repubblica o ancora Premier. Lo stesso Pd che prima diceva o Conte o morte. Renzi irresponsabile.

Sempre il Pd accusava Renzi, insieme agli amanti 5Stelle, di inciuciare con la destra per l’elezione del Presidente della Repubblica. Indovinate chi è andato alla festa del partito di Giorgia Meloni a dire che per l’elezione del Capo dello Stato bisogna dialogare con la destra? Letta e Conte. Fa ridere vero? No, fa incazzare. Fa incazzare perché si perde solo tempo a distogliere l’attenzione dai veri problemi utilizzando sempre il capro espiatorio di Renzi il cattivo. Ora il Pd e i 5Stelle, non avendo una strategia e il governo pieno dei propri deputati, navigano a vista sperando in un miracolo o chiedendo a Mattarella un bis. Ed è bene ricordarlo anche qui.

Se non fosse per la solita intuizione di Matteo Renzi, oggi Mattarella non sarebbe Presidente della Repubblica. Berlusconi voleva, in accordo con D’Alema, Amato. Quindi riepilogando, abbiamo un Presidente della Repubblica e un premier voluti con forza, lungimiranza e contro tutti da Matteo Renzi. Questa la realtà.

Sarà forse il caso di finirla di perdere tempo ad alimentare pregiudizi, fango, maldicenze, falsità contro Renzi e ammettere una volta per tutte che potrà essere antipatico (non lo è se lo conoscete) ma in politica per gli interessi dell’Italia è una fortuna che ci sia? E anche per l’elezione del prossimo Presidente della Repubblica, Renzi sarà determinante per dare una via di uscita positiva e utile per le sorti democratiche-europeiste della nostra nazione.

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