Il celebre logo dei quattro anelli con cui è conosciuto il marchio Audi nel 2022 compirà “appena” 90 anni, da quel 1932 che vide il costruttore tedesco unirsi nella Auto Union AG insieme alla stessa Horch da cui era nato, alla Wanderer e alla DKW, che aveva già reso sua controllata la Audi pochi anni prima. E proprio per rappresentare le quattro “personalità” costruttrici differenti, che si erano unite per fronteggiare le difficoltà causate dalla Grande Depressione, fu scelto il disegno con i quattro anelli.
Il 2022 per la casa tedesca, in realtà, sarà l’anno in cui celebrare non solo la nascita del logo attuale ma anche debutti, record sportivi e passaggi cruciali di una lunga storia automobilistica: come il lancio, nel 1972, di Audi 80, nato come modello di fascia media, robusto e affidabile, e diventato successivamente, a partire dalla versione Avant, base tecnica per la sportiva RS2. Per la stessa carrozzeria Avant il 2022 sarà significativo, poiché segna i 30 anni dal suo debutto, avvenuto sulla seconda generazione di Audi 100, il primo modello a ospitare 45 anni fa il 5 cilindri del costruttore tedesco.
Poi ci saranno anche importanti tappe nel motorsport da ricordare, come la vittoria del primo mondiale di rally nel 1982 e il record che Walter Rohrl segnò con Audi Sport quattro S1 alla Pikes Peak del 1987. Trentacinque anni fa Rohrl, già all’epoca campione mondiale di rally, portò la vettura da 600 cavalli e 1.000 chilogrammi di peso a completare la celebre cronoscalata in un tempo fino ad allora mai visto, di 10’47″850.
Infine la nascita del concept Al2 in collaborazione con la statunitense Alcoa, presentato 25 anni fa al Salone di Francoforte e caratterizzato dalla scocca portante in alluminio, che diede poi la base per la produzione della monovolume A2 e che servì a definire tecnicamente l’Audi Space Frame adottato precedentemente sulla A8.