La filiale italiana di Land Rover ha attivato una partnership con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nell’ambito del progetto “Defender forWorks”, che vede l’iconico modello inglese supportare partner d’eccellenza che operano in diversi settori istituzionali e professionali. Così un Defender in versione Hard Top è stato messo a disposizione dei vulcanologi italiani, che potranno contare sul supporto di un mezzo di trasporto affidabile lungo i terreni sconnessi e i luoghi poco accessibili dove sono posizionate diverse stazioni di monitoraggio, spesso non raggiungibili con mezzi convenzionali. “I ricercatori dell’INGV”, spiega il Prof. Carlo Doglioni, Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, “hanno la necessità di raggiungere le località italiane più impervie per installare e manutenere le sofisticate strumentazioni scientifiche per la ricerca, il monitoraggio e la sorveglianza dei terremoti e dei vulcani. Dall’Appennino emiliano con i suoi tratti fangosi, alla vetta innevata dell’Etna, l’autovettura fornita dalla Land Rover sarà un supporto molto utile per le nostre attività”. Non è un caso che la prima missione portata a termine sia stata quella di raggiungere una stazione di monitoraggio nella zona di Castiglione della Pescaia in Toscana, in cui era necessario un intervento urgente sui pannelli solari e sulle batterie delle stazioni di monitoraggio sismico. “Mi rende orgoglioso sapere che questa Defender Hard Top personalizzata INGV, supporti il delicato lavoro dei ricercatori, impegnati ogni giorno a monitorare i possibili rischi sismici e vulcanici, a tutela del nostro territorio e delle persone”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Jaguar Land Rover Italia, Marco Santucci.