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Fusione Unipol-Sai, disposta l’archiviazione per Cimbri e Stefanini sotto inchiesta con per l’ipotesi di aggiotaggio

Come scrive il gip le "risultanze istruttorie e peritali hanno dimostrato che le informazioni fornite al mercato con il comunicato stampa non avevano provocato o non potevano provocare una sensibile alterazione del prezzo delle azioni delle società partecipanti alla fusione del 2013". Archiviazione anche per gli altri 5 imputati tra cui Fabio Cerchiai
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Il giudice per le indagini preliminari di Milano ha disposto l’archiviazione dell’inchiesta per aggiotaggio (ossia una speculazione effettuata usando informazioni riservate o divulgandone di false,ndr) in cui erano indagati Carlo Cimbri, amministratore delegato di UnipolSai, e Pierluigi Stefanini, presidente del gruppo Unipol, oltre ad altri 5 imputati. L’inchiesta riguardava rapporti di concambio deliberati nell’operazione di fusione del 2013 tra la compagnia assicurativa bolognese e le società del gruppo Fondiaria: Fondiaria-Sai, Milano Assicurazione e Premafin, all’epoca della famiglia Ligresti.

Le “risultanze istruttorie e peritali hanno dimostrato che le informazioni fornite al mercato con il comunicato stampa non avevano provocato o non potevano provocare una sensibile alterazione del prezzo delle azioni delle società partecipanti alla fusione”, scrive il gip Anna Calabi nel provvedimento di 21 pagine con cui, accogliendo la richiesta della Procura e le tesi difensive, ha disposto l’archiviazione. L’indagine nel 2018 era passata da Torino a Milano, dopo che il difensore dell’amministratore delegato Cimbri, aveva sollevato la questione di competenza territoriale davanti alla Cassazione, che l’aveva accolta. Tra le 7 posizioni archiviate figurano anche quella di Fabio Cerchiai, che era indagato per aggiotaggio in qualità di presidente di Fondiaria-Sai, e di Gaetano Caputi, che era accusato di ostacolo all’esercizio delle funzioni di vigilanza e abuso d’ufficio.

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