Infine, il nuovo e non così necessario quarto capitolo di una trilogia che ha cambiato il cinema. Matrix Resurrections piomba in Italia dall’1 gennaio, rimette in pista Neo e Trinity e con sceneggiatura blanda cambia volti e attori su Morpheus e Smith. Terzo capitolo già stucchevole e cristologica prosopopea di computer graphic, il quarto aspira a digital-filosofie citando un certo Zucke & Wiki. Mai sentiti? Cerca nuovi agganci per Keanu Reeves che, faccione da placido John Wick, a volte pare troppo buono per dire no a Lana Wachowski, ciò che resta della coppia di sorelle creatrici del franchise. Niente nuove scene iconiche purtroppo, prova del nove i tanti inserti dal Matrix 1999, pensate. Bei tempi. Bisognerebbe lasciarli andare per darsi a nuove sfide. Matrix 4 è una perdita di tempo per chi lo guarda. Sarà, almeno, comodo mezzo d’introiti facilotti per chi lo ha fatto? Per ora ha incassato solo 9,5 milioni di dollari. Speriamo sia l’ultimo atto.

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I film per le Feste (e per gli Oscar): da West Side Story a Matrix, ecco le pellicole in uscita

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