Cultura

Il bacio appassionato di Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko sul palco della Scala di Milano: il pubblico in visibilio per questa favola tutta vera

Quel fuori programma inaspettato e autentico  ha regalato al pubblico un momento di verità: come fosse il proseguimento della storia d’amore di Nikiya e Solor, i due innamorati protagonisti del balletto destinati ad amarsi oltre ogni ostacolo

di Simona Griggio

Un bacio appassionato. Vero, amorevole, mozzafiato. Sul proscenio a sipario chiuso. Con il tifo di tutto il pubblico in sala che esclama: “Ohhhh!” Dopo dieci minuti di applausi e standing ovation per “La Bayadère”, i primi ballerini del teatro alla Scala Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, in coppia anche nella vita, hanno condiviso così la propria gioia con gli spettatori. La Prima del balletto Bayadère con le coreografie di Rudolf Nureyev, che ha aperto la stagione del ballo alla Scala il 21 dicembre, è stata a dir poco emozionante. Una meraviglia. Una serata che quel bacio spontaneo, sgorgato dal cuore dei due artisti, ha reso perfetta. Quel fuori programma inaspettato e autentico ha regalato al pubblico un momento di verità: come fosse il proseguimento della storia d’amore di Nikiya e Solor, i due innamorati protagonisti del balletto destinati ad amarsi oltre ogni ostacolo.

Tima è di origine lettone, Nicoletta è italianissima, pugliese. Si sono incontrati alla Scala ed è stato subito amore. Ogni volta che danzano insieme si scambiano un bacio lieve alla fine dello spettacolo, come fosse un gesto di reciproco ringraziamento fra gli inchini. Ma questa volta è stato diverso. Il bacio è stato il momento lungo e felice per aver danzato al culmine di un periodo di stress. Dopo che le quarantene imposte a diversi elementi del corpo di ballo a causa di un focolaio di Covid durante le prove avevano fatto slittare la Prima.

Fatto sta che questa Prima è partita col botto: una vera apoteosi per gli artisti della compagnia. Coesi e preparati hanno dato prova di cogliere tutte le sfumature del balletto, dai passaggi tecnici più difficili a quelli espressivi. L’India leggendaria, con intrighi e drammi d’amore e con il meraviglioso Regno delle Ombre del terzo atto (l’atto bianco), è al centro di questo capolavoro del repertorio classico ottocentesco. La coreografia di Nureyev, per la prima volta eseguita al di fuori dell’Opera di Parigi, è stata creata nel ‘92. Scelta dal direttore del ballo Manuel Legris per valorizzare l’intera compagnia, ne ha illuminato ogni singolo elemento. Il nuovo allestimento di Luisa Spinatelli, fedele all’impianto tradizionale ma ripensato per il gusto contemporaneo, e l’ottima direzione musicale di Kevin Rhodes della musica di Ludwig Minkus hanno donato al balletto una luce speciale. Il bacio dei due interpreti fuori scena? Il finale perfetto. Segno che la danza riparte alla grande.

La serata d’apertura sarà trasmessa il 31 dicembre alle 21.15 su Rai 5 e su Rai Play. Nelle altre recite, fino al 13 gennaio, diversi cast nei ruoli principali: Martina Arduino e Marco Agostino, Vittoria Valerio e Claudio Coviello, l’étoile Svetlana Zakharova con Timofej Andrijashenko, Nicoletta Manni con Nicola del Freo. Nel ruolo dell’antagonista Gamzatti si alternano Maria Celeste Losa, Virna Toppi e Alice Mariani.

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