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Regina Elisabetta, il discorso di Natale molto personale: “Filippo manca a tutti noi. Anche in punto di morte, quel suo scintillio malizioso e indagatore era luminoso come la prima volta”

di F. Q.

“Sebbene il Natale sia un tempo di grande felicità e allegria per molti, può essere un periodo difficile per quanti hanno perso i loro cari. Quest’anno, in particolare, ne capisco il motivo”. Ha esordito così la regina Elisabetta nel suo tradizionale discorso di Natale, andato in onda il 25 dicembre alle 15 (ora inglese) sulla Bbc. Un messaggio insolitamente personale e molto toccante, quello della Sovrana 95enne, incentrato sul ricordo del principe Filippo, l’amato marito scomparso lo scorso aprile a 99 anni. Con un abito rosso e giro di perle, la Regina ha parlato seduta a un tavolo dove era posta un’unica cornice, altamente simbolica: all’interno una sua foto con il marito Philip, scattata nel 2007 in occasione del loro sessantesimo anniversario di matrimonio (le nozze di diamante). E, a rafforzare il significato, sfoggiava una spilla di zaffiri e diamanti che ha indossato in luna di miele e al loro anniversario di matrimonio.

“Nei mesi successivi alla morte del mio amato Filippo ho trovato grande conforto nel calore e nell’affetto dei tanti tributi alla sua vita e al suo lavoro da tutta la Nazione, dal Commonwealth e dal mondo – ha proseguito Elisabetta II -. Il suo senso del servizio, la sua curiosità intellettuale e la capacità di trarre divertimento da ogni situazione erano tutti irrefrenabili. Quello scintillio malizioso e indagatore, alla fine, era luminoso come quando l’ho visto la prima volta. Ma la vita, naturalmente, è fatta di separazioni finali, come di primi incontri, e Filippo manca tanto a me quanto alla mia famiglia“, ha constatato quindi la Regina, con un velo di tristezza. “So che avrebbe voluto che ci godessimo il Natale. Sentiamo la sua presenza”.

“Di nuovo il Covid non ci ha permesso di celebrare il Natale come avremmo auspicato – ha sottolineato ancora -. Ma possiamo ancora goderci molte tradizioni: i canti natalizi, la decorazione dell’albero, dare e ricevere regali, guardare il nostro film preferito, di cui già conosciamo il finale. Non stupisce che le famiglie spesso custodiscano gelosamente le loro usanze natalizie. Vediamo i nostri figli accogliere i ruoli, le tradizioni e i valori che significano così tanto per noi, come questi sono passati da una generazione all’altra, talvolta aggiornati in base ai tempi che cambiano. Lo vedo nella mia famiglia ed è fonte di grande felicità“.

E ancora: “Sono sicura che qualcuno oggi osserverà che il Natale è un momento dedicato ai bambini, una verità avvincente, ma è solo metà della storia. È più corretto dire che il Natale può parlare al bambino che è in ognuno di noi. I bambini insegnano a tutti una lezione, come nella storia del Natale, che nella nascita di un bambino c’è una nuova alba con un potenziale infinito. E per me e la mia famiglia, anche se quest’anno manca una risata familiare, ci sarà gioia nel Natale, perché avremo di nuovo la possibilità di vedere la gioia della stagione festiva attraverso gli occhi dei nostri bambini, siamo stati lieti di accoglierne altri quattro quest’anno (August Brooksbank, Lucas Tindall, Lilibet Diana Mountbatten-Windsor e Sienna Mapelli Mozzi, ndr)”. Infine, uno sguardo al futuro, al suo Giubileo di Platino, che festeggerà nel 2022: “Un’opportunità per le persone di apprezzare la solidarietà, una possibilità per celebrare i cambiamenti degli ultimi settanta anni”.

Buckingham Palace questa settimana ha annunciato che in primavera si terrà una commemorazione per Filippo nell’Abbazia di Westminster, dopo che solo 30 persone avevano potuto partecipare al suo funerale a causa delle restrizioni per il Covid. E proprio a causa della pandemia, anche quest’anno la regina ha annullato il suo solito viaggio nella sua tenuta di Sandringham, nell’Inghilterra orientale, come misura precauzionale, soggiornando invece al castello di Windsor. Ha anche deciso di non partecipare al tradizionale servizio mattutino di Natale presso la Cappella di San Giorgio del castello, sebbene il resto della famiglia fosse presente.

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