Costa Crociere dovrà risarcire con oltre 92mila euro un passeggero della Costa Concordia, rimasto colpito da disturbo post-traumatico da stress dopo essere sopravvissuto al naufragio che il 13 gennaio 2012 causò 32 morti. Lo ha deciso la prima sezione del Tribunale civile di Genova, riconoscendo il danno patrimoniale e non patrimoniale subito da Ernesto Carusotti, difeso dagli avvocati del Codacons: nello specifico il danno liquidato è di 77mila euro, a cui si aggiungono 15.692 euro di spese legali. “Si tratta di una importantissima vittoria per il Codacons, che fin da subito aveva sostenuto le responsabilità di Costa Crociere per l’incidente avvenuto all’Isola del Giglio, e la totale incongruità degli indennizzi riconosciuti dalla società ai naufraghi della Concordia”, afferma l’associazione dei consumatori.

“La responsabilità che interessa in questa sede – si legge in un passaggio della sentenza riportato da Repubblica – è quella per le lesioni lamentate dall’attore, ovvero il disturbo post-traumatico da stress (quale lesione della salute) e il danno da esperienza stressante (connesso alle particolari circostanze in cui la vittima visse il naufragio). Nel caso attuale eventuali colpe in fase di salvataggio dal naufragio non eliminano la responsabilità di chi risponda del naufragio stesso. Carusotti – ricostruisce il giudice Paolo Gibelli – avrebbe potuto evitare il trauma scendendo regolarmente a mare con la prima scialuppa, l’esperienza stressante sarebbe stata di certo almeno molto minore e forse il danno biologico non vi sarebbe stato. Ma tutto ciò che accadde in concreto a Carusotti dipese anche dal naufragio, che è fatto di reato di cui Costa risponde. Non vi è bisogno di altro”.

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