Bloccata la legge-bavaglio polacca che secondo i critici mirava a mettere a tacere il canale d’informazione Tvn24 di proprietà del gruppo americano Discovery. A mettere il veto sul testo approvato ad agosto scorso dal Parlamento, e duramente criticato anche dagli Stati Uniti, è stato il presidente della Repubblica, Andrzej Duda, che ha annunciato la propria decisione nel corso di una trasmissione televisiva: “Ho posto il veto”, ha detto categorico.

La questione, però, è tutt’altro che chiusa: secondo la Costituzione polacca, il Parlamento può respingere il veto del presidente con la i tre quinti dei voti dell’assemblea. Ma l’attuale maggioranza di governo non dispone di questo numero di deputati, dato che ad agosto a dire ‘sì’ alla proposta di legge sono stati 228 deputati, contro i 216 contrari. Il 19 dicembre scorso si sono inoltre svolte grandi manifestazioni popolari in oltre 100 città del Paese contro la legge.

Il testo che aveva ricevuto il via libera del Parlamento limitava l’accesso di stranieri alle società di comunicazione mettendo di fatto in pericolo la libertà d’informazione indipendente nel Paese. Nello specifico, la norma prevede che i media polacchi siano controllati da proprietari europei, costringendo quindi gruppi come la statunitense Discovery a vendere la sua quota di maggioranza nella rete televisiva privata TVN, il cui canale di notizie TVN24 è molto critico nei confronti del governo. Il provvedimento, definito dall’opposizione “lex anti Tvn”, prevedeva che entro pochi mesi gli investitori americani del canale diventassero solo soci minoritari.

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