Referendum caccia: obiettivo mancato. Ma abbiamo avuto il coraggio di osare
di Alberto
E’ passato più di un anno dal quel 17 novembre 2020, quando si riunì un gruppo di persone che poi avrebbero dato vita al Comitato Referendum Sì Aboliamo la Caccia. In questo lungo anno sono successe tantissime cose. Al di là di ogni aspettativa, siamo riusciti a restare uniti e ora, con lo sguardo rivolto verso il futuro, a proporre nuovi progetti a tutela dell’Ambiente in cui viviamo e di ogni creatura che lo abita.
La teoria di una miglior organizzazione del lavoro consiste nel concepire il pensiero organizzativo non solo attraverso strutture e procedure, ma considerando lo spirito umano il migliore strumento di integrazione che permette di affrontare la complessità. Serve, pertanto, una struttura ancora più solida ma anche tanta volontà, la stessa volontà che gli attivisti del Comitato hanno dimostrato affrontando le sfide più impervie.
Un ringraziamento sentito a coloro che hanno collaborato, a coloro che ci hanno sostenuti e a coloro che arriveranno. Citando Albert Einstein: “Non si può ottenere nulla di veramente prezioso se non con la cooperazione disinteressata di molti individui”.
Per permettere a questo Comitato un assetto ancor meglio ordinato e regolato, i soci si sono riuniti per ore in assemblea in data 18 dicembre 2021, creando uno Statuto robusto e dettagliato, trasformando l’attuale denominazione in Comitato Cadapa, ovvero: “Comitato Antispecista Difesa Animali Protezione Ambiente”; Cadapa non è solo un acronimo a caso formato da delle iniziali, ma anche una termine importante che significa “porta del futuro”.
Delle volte, per continuare a seguire la nostra strada è necessario apportare un cambiamento. Quando non ci sentiamo più soddisfatti di quello che ci sta intorno, il fatto di cambiare anche qualcosa di piccolo può diventare una rampa di lancio per l’inizio di una nuovo vita. Un cambiamento, anche solo nell’atteggiamento davanti alla vita, è necessario per continuare il nostro percorso. Abbiamo una sola vita e non è mai troppo tardi per fare qualcosa di nuovo, soprattutto se è in difesa di chi non può parlare la nostra lingua. Non dobbiamo temere una spinta verso l’ignoto poiché il nostro coraggio può provare a sradicare il male, l’ingiustizia e la sofferenza imposta ad altri esseri viventi e questo Pianeta, così stanco della nostra presenza invasiva.
Nel cercare di organizzare al meglio questo meraviglioso gruppo di attivisti, è stato eletto il nuovo Consiglio Direttivo Nazionale, così composto:
Curcio Antonino – Presidente
Pierpaolo Cirillo – Vice Presidente
Paolo Bernini – Tesoriere
Alice Delicati – Segretario
David Zanforlini – Consigliere
Floriana Lupis – Consigliere
Maurilio Calleri – Consigliere
Orietta Biguzzi – Consigliere
Patrizia Munarin – Consigliere
Rossana Larato – Consigliere
Solange Pichler – Consigliere
Mi rendo conto che la triste notizia di non essere riusciti a raccogliere 500mila firme utili per proporre il referendum lascia l’amaro in bocca, ma ritengo che il Comitato abbia fatto un lavoro magistrale. Siamo riusciti dove altri non hanno mai avuto il coraggio di osare, abbiamo creato le basi per il prossimo tentativo che potrà già essere fra due anni, nel 2024. Abbiamo creato un gruppo che si ripropone di lottare ancora insieme per i diritti degli animali e salvaguardare l’ambiente.
Ringrazio tutte le persone che in questo anno ci hanno sostenuto; ringrazio le associazioni e i partiti politici che hanno preso a cuore il nostro referendum e lo hanno supportato; ringrazio chi mi ha aiutato in prima persona nel duro lavoro organizzativo e spero che il nuovo direttivo possa migliorare quello che è stato fatto di buono in tutto questo anno.