I contratti sarebbero scaduti a giorni. Il via libera alla proroga, per cui il governo stanzia 400 milioni, dopo l'incontro di oggi tra governo e le organizzazioni dei lavoratori. Sindacati soddisfatti
Le scuole potranno contare ancora sugli insegnanti e sul personale Ata del cosiddetto “contingente Covid” fino al prossimo 31 marzo, data fissata, per ora, dal governo come fine dello stato di emergenza. La notizia ufficiale è arrivata nel tardo pomeriggio, dopo l’incontro che si è svolto tra il ministero dell’Istruzione e le organizzazioni sindacali, stavolta tutte presenti nonostante lo strappo delle scorse settimane, causato dallo sciopero proclamato contro Draghi, al quale la Cisl non ha aderito. Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, dopo un’opera di persuasione da parte dei sindacati e soprattutto dal fronte dei parlamentari della maggioranza, è riuscito ad assicurare i finanziamenti necessari (400 milioni di euro) per prorogare 50mila contratti, tra docenti, collaboratori scolastici e personale di segreteria.
Inizialmente la cifra stanziata era di 300 milioni ma in legge di Bilancio il parlamento è riuscito ad incrementare il fondo che ha permesso di raggiungere il risultato tanto atteso. Resta un interrogativo sull’ulteriore possibilità di prorogare i contratti fino alla fine dell’anno scolastico ma le organizzazioni sindacali sono ottimiste. Con i fondi residui e un possibile nuovo stanziamento, il ministero si è già impegnato ad assicurare il posto di lavoro di questi 50mila fino a giugno. Una vittoria per le organizzazioni sindacali che oggi hanno ritrovato l’unità.
A intestarsi il successo è soprattutto la segretaria della Cisl Scuola, Maddalena Gissi che da sempre aveva assicurato i propri iscritti sul buon esito di questa partita: “Noi sapevamo che sarebbe finita così. Siamo soddisfatti delle modifiche apportate nel corso della discussione al Senato al testo del disegno di Legge, obiettivo che abbiamo sostenuto con forza, insieme alla Confederazione, nelle interlocuzioni col Governo e con i gruppi parlamentari per la predisposizione dei necessari atti emendativi”. Un plauso anche per la tempestività del ministero dell’Istruzione che “pur dovendosi ovviamente attendere la conclusione dell’iter legislativo in corso, ha ritenuto opportuno predisporre sin d’ora indicazioni operative da inviare alle scuole circa le modalità con cui procedere alla proroga dei contratti”, specifica Gissi.
Non nasconde soddisfazione nemmeno la Flc Cgil che, al contrario di Maddalena Gissi, rivendica il risultato ottenuto grazie allo sciopero del 10 dicembre scorso: “A quanto pare la nostra manifestazione – dice Anna Maria Santoro della segreteria nazionale – è stata utile. Non poteva che andare così anche perché alla luce del quadro della situazione epidemiologica, questo personale è necessario alle scuole”. Decisamente stringato il commento del presidente dell’Associazione nazionale presidi: “Una misura scontata”. Intanto proprio ai capi d’istituto nelle prossime ore arriverà la nota che darà indicazioni ufficiali per prorogare i contratti in scadenza giovedì prossimo.