La minoranza curda ancora sotto attacco in Turchia. Un uomo armato di pistole e coltello ha fatto irruzione all’interno della sede di Istanbul, nel distretto di Bahcelievler, del partito Hdp legato alla popolazione curda nel Paese e si è scagliato contro due militanti ferendoli lievemente. Dopo è riuscito a fuggire, la polizia ha fermato un 20enne che si stava nascondendo in un panificio.
Secondo la ricostruzione offerta dal portavoce del partito, Cuneyt Karabey, l’uomo è entrato negli uffici dell’Hdp chiedendo di poter ricevere la tessera della formazione politica, ma poco dopo ha tirato fuori due pistole e un coltello con i quali ha cercato di prendere in ostaggio un membro del partito che nello scontro è rimasto ferito. L’assalitore non è riuscito a sparare, ha continuato il portavoce, ma con il coltello ha ferito un’altra persona ed è poi riuscito a fuggire dall’edificio.
Quello di Istanbul è però solo l’ultimo di una serie di attacchi che hanno colpito gli esponenti della formazione filo-curda. A Smirne, a giugno, una militante del partito, Deniz Poyraz, era stata uccisa in un agguato agli uffici dell’Hdp. Domani nella città si apre il processo per la sua uccisione. L’Hdp, terzo partito in Turchia, è accusato dal governo di Recep Tayyip Erdogan di legami con il Pkk, il gruppo armato considerato organizzazione terroristica da Ankara. Anche per questo numerosi attivisti filo-curdi, compreso il leader del partito, Selahattin Demirtaş, sono finiti in carcere e l’Hdp combatte una battaglia legale per evitare la chiusura del partito.