Mentre in Italia si discute sull’eventualità di rivedere la durata delle quarantene, gli Stati Uniti sono già passati ai fatti. I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie hanno raccomandato di ridurre l’isolamento per gli americani che contraggono il coronavirus e per i loro contatti stretti da 10 a cinque giorni. I Cdc affermano che la nuova indicazione è in linea con la crescente evidenza che le persone con il Covid sono più infettive nei due giorni precedenti e nei tre giorni successivi allo sviluppo dei sintomi. Coloro che hanno ricevuto la dose booster di vaccino e sono entrati in contatti con una persona positiva possono invece evitare del tutto la quarantena, indossando però la mascherina in tutti gli ambienti per almeno 10 giorni. Queste nuove linee guida non sono obbligatorie, ma una raccomandazione ai datori di lavoro e ai funzionari statali e locali: si applicano a tutti, a prescindere dallo status vaccinale.
La decisione è stata presa sulla base dei dati che emergono dalle prime ricerche sulla variante Omicron: dall’analisi dei pazienti infetti, è emerso al momento che questa causa malattie più lievi rispetto alle varianti precedenti del coronavirus, ma è molto più contagiosa. Il maggiore numero di persone che vengono infettate e devono essere messe in quarantena minaccia di schiacciare la capacità di ospedali, compagnie aeree e altre attività di rimanere aperti, da qui la raccomandazione a ridurre la quarantena. La direttrice del Cdc Rochelle Walensky ha spiegato che “il Paese sta per vedere molti casi di Omicron ma non tutti questi casi saranno gravi. In effetti molti saranno asintomatici – ha detto all’Associated Press – vogliamo assicurarci che ci sia un meccanismo attraverso il quale possiamo continuare in sicurezza a mantenere la società funzionante mentre seguiamo la scienza”. “La ragione è che con questo grande volume di nuovi casi che stiamo avendo e che ci aspettiamo che continuerà con Omicron, dobbiamo stare attenti a non avere troppa gente ferma“, ha spiegato alla Cnn l’immunologo Anthony Fauci, consulente della Casa Bianca. “Vogliamo che la gente possa tornare al lavoro, specialmente ai lavori essenziali”, ha detto ancora Fauci, sottolineando che i contagiati asintomatici possono dopo cinque giorni interrompere l’isolamento continuando ad indossare le mascherine per altri cinque giorni. “Possono tornare al lavoro facendo quello che è importante per continuare a far funzionare la società”.
La scorsa settimana l’agenzia aveva già allentato le regole che richiedevano agli operatori sanitari di astenersi dal lavoro per 10 giorni in caso di positività. Le nuove raccomandazioni affermano che il personale sanitario potrebbe tornare al lavoro dopo sette giorni se risulta negativo e non presenta sintomi. Non solo: il tempo di isolamento potrebbe essere ridotto a cinque giorni, o anche meno, in caso di grave carenza di personale. Ora, la modifica alle linee guida per l’isolamento e la quarantena è stata estesa a tutti. Lo Stato di New York ha dichiarato che amplierà la raccomandazione dei Cdc per gli operatori sanitari estendendola ai dipendenti che svolgono altri lavori critici che stanno affrontando una grave carenza di personale. È possibile che altri Stati cercheranno di abbreviare la quarantena e i Cdc stanno cercando di anticipare queste possibili decisioni: “Sarebbe utile avere una guida Cdc uniforme“, piuttosto che un miscuglio di politiche, ha conclusoWalensky.