Una situazione che ha costretto i sanitari a posticipare da lunedì la chiusura del punto dedicato ai molecolari che rimarrà così aperto fino alle 21. Ma questa condizione di emergenza riguarda anche altri punti in tutta la Lombardia
Decine di macchine in coda, tutto il giorno, da settimane, per un tampone. È una scena che si ripete quotidianamente quella a cui si assiste passando di fronte al centro tamponi dell’Asst Santi Paolo e Carlo di Milano e in altri presidi simili in tutta la Lombardia, come il drive trough di Trenno. La corsa al test molecolare, da parte di chi presenta dei sintomi riconducibili al virus, di chi ha avuto un contatto stretto con un positivo nei giorni precedenti o anche solo da chi vuole passare queste feste prendendo tutte le precauzioni per evitare di infettare amici e parenti, non accenna a fermarsi e proseguirà fino a quando i contagi giornalieri non inizieranno a scendere.
Il caos in fila davanti ai centri per i tamponi è però dovuto soprattutto alla decisione di coloro che, spiegano i responsabili, si mettono in coda sperando di ricevere il proprio tampone nonostante non siano in possesso di regolare prenotazione. Una situazione che ha costretto i sanitari dell’ospedale Santi Paolo e Carlo a posticipare da lunedì la chiusura del punto dedicato ai molecolari che rimarrà così aperto fino alle 21.