Chi consuma un totale di 30 g di fondente all’85% nella giornata ha un umore migliore rispetto a chi sceglie di non mangiare cioccolato oppure opta per una versione con meno cacao. Lo evidenzia uno studio guidato dalla Seoul National University, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of Nutritional Biochemistry. Secondo la ricerca, i miglioramenti dell’umore potrebbero essere collegati a cambiamenti microbici nell’intestino dovuti al consumo di cioccolato. Per lo studio, i ricercatori hanno lavorato con 46 partecipanti, che hanno consumato 30 g al giorno di cioccolato al cacao all’85%, la stessa porzione di cioccolato al cacao al 70% o nessuna quantità per tre settimane. Gli stati d’animo sono stati misurati utilizzando il Positive and Negative Affect Schedule (Panas), una scala psicologica che consiste di 20 aggettivi che indicano stati d’animo positivi o negativi.
“Ormai gli studi sugli effetti benefici del cioccolato sul miglioramento del tono dell’umore sono davvero molti e con numeri di partecipanti ben più elevati: uno tra tanti, quello condotto su un campione di 13mila persone alcuni anni fa dal University College di Londra in collaborazione con University of Calgary e all’Alberta Health Services in Canada”, ci ricorda la dottoressa Stefania Ruggeri, ricercatrice Crea (il più importante ente italiano di ricerca sull’agroalimentare) e docente alla facoltà di medicina dell’università di Roma Tor Vergata. Che cosa ha dimostrato quella ricerca? “Il consumo di cioccolato riduce il rischio di depressione. Ciò è dovuto principalmente alla presenza di un aminoacido, il triptofano, precursore della serotonina, ormone della felicità e del buon umore. L’effetto positivo del triptofano è rafforzato da un’altra sostanza, la teobromina, che ha un effetto energizzante. Ma l’effetto positivo di questo alimento è dovuto anche al fatto che è buono, gratificante per il nostro palato e quindi ci appaga. Oggi per tutte queste sue proprietà e anche perché contribuisce a ridurre il rischio di infarto, ictus, migliora la pressione arteriosa viene suggerito nelle diete dimagranti”.
La ricerca in questione si basa invece su un campione un po’ piccolo, si può considerare sufficientemente attendibile in termini di risultati?
“Sì, il campione è piuttosto ridotto, ma questo studio porta alla luce un dato nuovo e molto interessante: l’effetto positivo del cioccolato fondente all’85% sul tono dell’umore è legato al miglioramento del microbiota intestinale con la crescita di batteri ‘buoni’. Già molti studi hanno dimostrato che se la nostra flora batterica è disequilibrata andiamo più facilmente incontro a fenomeni di depressione. In realtà voglio ricordare che possiamo migliorare il nostro microbiota intestinale, e quindi nel tempo migliorare l’umore, anche con una dieta a base prevalentemente vegetale e cioè ricca di frutta e verdura, cereali integrali, legumi, frutta secca e un buon consumo di pesce, yogurt, kefir e consumi limitati di carne e formaggi. Vorrei ricordare però che, al di là dei benefici, 30 g di cioccolato al giorno apportano più di 150 chilocalorie e forse possiamo utilizzare questo comfort food per gratificarci solo due o tre volte alla settimana”.
Consumare circa 30 g di cioccolato fondente all’85 per cento può dare qualche effetto indesiderato in termini di digestione? È vero che in alcuni soggetti può scatenare mal di testa?
“Se si soffre di gastriti o reflusso meglio evitare il cioccolato, soprattutto a digiuno, perché contiene caffeina e oltre tutto non dimentichiamoci che il cioccolato anche se in piccole quantità è ricco di grassi che non sono di facile digestione. Buone notizie invece per chi soffre di emicrania. Una revisione di studi di letteratura pubblicata nel marzo 2020 sulla rivista Nutrients ha dimostrato infatti che per ora non ci sono prove così schiaccianti che consumare il cioccolato scateni l’emicrania. I meccanismi fisiologici alla base del rapporto tra consumo di cioccolato e mal di testa ancora non sono chiarissimi. Per chi ne soffre, consiglio comunque di non abusarne e farne un consumo saltuario”.
Per le prossime feste, anche se con moderazione, quali dolci ci consiglia?
“Ovviamente irrinunciabili panettone e pandoro. Suggerisco di scegliere quelli senza farciture e glassature, perché troppo calorici e meno genuini. E, se abbiamo la possibilità, quelli artigianali senza additivi e conservanti. Possiamo rendere questi dolci però ancora più golosi aggiungendo cioccolato fondente fuso. E infine il torrone: sempre meglio fondente. Ricordiamoci infatti che più alta è la percentuale di cacao e maggiori sono i benefici per la nostra salute”.