L'episodio, avvenuto alla vigilia dell'anniversario della morte dei fratelli Cervi, ha sollevato un coro di indignazione che va dal sindaco Simone Calamai al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Le forze dell'ordine stanno indagando su responsabile, probabilmente un ragazzo che ha agito da solo
Nella notte tra il 26 e il 27 dicembre sono state appese all’albero di natale comunale di Montemurlo, in provincia di Prato, una decina di palle di natale con richiami nazisti, come la faccia di Adolf Hitler. La data non è stata scelta a caso, infatti il 28 dicembre cade l’anniversario della morte dei sette fratelli Cervi, partigiani emiliani fucilati durante la guerra diventati uno dei simboli della Resistenza. Un episodio che ha sollevato voci di sdegno, dal Comune al Parlamento, che ricordano l’importanza che le generazioni più giovani conoscano la storia d’Italia.
La notizia è stata data dallo stesso comune di Montemurlo che dal suo account Facebook ha avvisato i cittadini che “ignoti hanno appeso all’albero di Natale, che si trova davanti al Municipio, una decina di palline con effigi naziste e l’immagine di Adolf Hitler con un cuore rosso“. Per il sindaco Simone Calamai non si tratta di una bravata, è un “gesto che oltraggia tutti coloro che sono morti per i valori di libertà e pace e che si sono battuti per regalarci la Costituzione e la libertà“. Il paese di circa 18mila abitanti, infatti, è stata terra di partigiani durante la Seconda Guerra Mondiale e ogni 11 settembre qui si festeggia la Liberazione della città dal nazifascismo.
“Un blitz vigliacco e di pessimo gusto che conferma quanto sia necessario continuare a tenere alta la guardia contro i rigurgiti nazifascisti“, hanno dichiarato sull’episodio il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessora alla Cultura della Memoria, Alessandra Nardini, in una nota. “La Regione Toscana ha nel proprio stemma il Pegaso alato che fu del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale perché con orgoglio affondiamo le nostre radici nei valori dell’antifascismo e della Resistenza. Questo bruttissimo episodio, che per giunta cade nell’anniversario dell’eccidio dei fratelli Cervi, non può che indurci a rafforzare il nostro impegno per la salvaguardia e la promozione della cultura della memoria, a partire dalle giovani generazioni”.
“Utilizzare le immagini di Hitler come decorazioni per l’albero di Natale è un’offesa per tutta la nostra comunità, riunita in questo simbolo di gioia e fratellanza per le festività. Sono già scattate le indagini della polizia municipale e a breve arriveremo a individuare i responsabili”, conclude Calamai. In questo momento le forze dell’ordine sono a lavoro per individuare l’autore o gli autori dell’episodio, partendo dalle registrazioni delle telecamere comunali di sorveglianza. Secondo i giornali locali si tratta di una sola persona, tra i 20 e i 30 anni, che in una ventina di minuti ha appeso le palle raffiguranti simboli del nazifascismo.
I giornali del posto riportano un comunicato del Comune in cui Calamai ricorda l’importanza di tenere sempre la guardia alta contro i ritorni, anche simbolici, del ventennio fascista. Un episodio che spinge a lavorare di più e meglio con le nuove generazioni perché conoscano la nostra storia. Stando alla nota del sindaco riportata sui quotidiani, l’anno prossimo l’albero di Natale sarà decorato dagli studenti di Montemurlo con messaggi di pace e contro ogni odio.