In 13 anni di attività Youcanprint ha pubblicato oltre 50 mila libri di 19 mila scrittori, distribuito più di tre milioni di copie in 50 paesi, versato agli autori una cifra che supera i 2,5 milioni di euro in royalty. Indubbiamente la tecnologia ha contribuito al successo della start up pugliese, ma la chiave di volta è stata la tenacia dei due fondatori.

Per festeggiare i risultati ottenuti, Alessandro De Giorgi e Donato Corvaglia hanno deciso di raccontare la loro storia. Così è nato I ribelli del self-publishing, un libro che non si limita a ripercorrere la vita della società. Nella prima parte la narrazione “regala” anche preziosi consigli agli autori che decidono di diventare editori di se stessi e si conclude proponendo nove lezioni di “saper vivere”, sperimentate sulla pelle dei due autori. Ma chi sono questi temerari che hanno osato anticipare Amazon in un paese come l’Italia, da sempre, un po’ diffidente verso le nuove tecnologie?

Corvaglia e De Giorgi sono nati a Specchia, nel Salento, e condividono la passione per i libri, un amore nato sui banchi di scuola grazie all’impegno di Rosanna Ciardo, la loro insegnante di italiano. Il semino del desiderio di scrivere e comunicare si percepisce subito in Giù dal palco, il giornalino del paese stampato in duecento copie. Era il 1999, nove anni prima di dar vita a Youcanprint. Crescendo, hanno deciso di trasformare la loro passione in un lavoro e per questo hanno compiuto scelte ardite, non sempre condivise dalle loro famiglie: lasciare l’impiego fisso – che entrambi avevano – per creare una start up, che non solo avrebbe dovuto andare in positivo ma anche far guadagnare i fondatori con i libri, era veramente una pazzia nel 2008. Eppure Donato e Alessandro lo hanno fatto.

All’inizio tutto fu piuttosto complicato perché l’intuizione era buona ma mancavano le tecnologie per realizzarla, ad esempio la possibilità di stampare una sola copia di un libro. Poi, grazie all’amico Mimmo, della tipografia Braille Gamma, la Print On demand è diventata realtà. Nel 2009 partecipano al Salone di Torino e distribuiscono volantini che parlano della loro attività. Il loro sogno era rivoluzionare il mercato librario, renderlo accessibile a tutti, affinché ogni autore potesse autoprodursi nel modo più professionale e raffinato possibile. Amazon sarebbe arrivata in Italia nel 2010.

Per far funzionare una start up ci vogliono anni, con un carico lavorativo ed emotivo molto grande. Oltre agli aspetti economici, occorre pianificare le azioni da intraprendere per far crescere la società. Quando tutto sembra andare per il meglio e Youcanprint inizia a dare i primi frutti arriva il colosso americano. E allora bisogna rimboccarsi le maniche per l’ennesima volta per evitare che Amazon travolga la piccola start up mandando in fumo i sogni dei suoi fondatori.

Che fare? Innovare, ampliare l’attività con acquisizioni e fusioni. Commettere errori, rischiare il fallimento e ripartire senza mai perdersi d’animo, come non si stancano di ripetere Alessandro e Donato, raccontando la loro esperienza, sostenuti dall’amore per i libri e dalla loro grande amicizia che non ha tentennato nemmeno nei momenti più neri. Il momento peggiore è stato il 2018, fino ad allora Youcanprint era cresciuta costantemente, poi improvvisamente la battuta d’arresto. Ancora una volta, che fare? Quello per cui erano nati.

Rincorrere i competitor sul prezzo non aveva dato i risultati sperati. Fin dall’inizio uno dei servizi più apprezzati era la chat di assistenza ai clienti che non chiudeva mai. Era necessario tornare alle origini, facendo leva sui servizi e sulla qualità. Tra il 2019 e il 2021 è stata attuata una profonda riorganizzazione, focalizzando i collaboratori sulle aree di competenza. E dal 2019 sono tornati a crescere. Contestualmente c’è stato un incremento del 24% della soddisfazione dei clienti, la community su Facebook è passata da 1700 a oltre seimila persone. E, dopo 13 anni, Alessandro e Donato continuano a essere i ribelli del self-publishing.

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