Fino a oggi sul grande schermo la storia di Francesco Giuseppe, Imperatore d’Austria, è stata vista con gli occhi della protagonista femminile. Quelli della consorte: la Principessa Sissi, poi Regina, poi Imperatrice. E’ stata Romy Schneider nel 1955 a far sognare più generazioni con la sua interpretazione della bellissima monarca: un successo planetario, tale da incoraggiare i produttori a girare altri due film e a consegnare alla memoria collettiva sia la sfortunata moglie dello stesso Francesco Giuseppe, sia l’altrettanto sfortunata attrice, stroncata da un attacco cardiaco nel 1982 sul quale è sempre gravato il sospetto di un suicidio. Aveva solo 43 anni.
Così, anche la nuova fiction in onda su Canale 5 si chiama inevitabilmente “Sissi”. Sei puntate per ripercorrere la vita della duchessa Elisabetta di Baviera fino al titolo di Imperatrice d’Austria. La moglie di Francesco Giuseppe I, che fu anche Re d’Ungheria e di Boemia, regnò sull’Impero austro-ungarico e sul Regno Lombardo-Veneto. Un destino segnato, il suo, dalle rigide norme della successione dinastica. Nato nel 1830 nella Vienna capitale dell’Impero, primo di tre fratelli, viene per questo da subito indicato come successore dello zio Ferdinando I e per questo educato all’impegno che lo attende. Quando nel 1848 Ferdinando abdica, Francesco diventa imperatore. Ha 18 anni ma è preparato a tutto ciò che dovrà affrontare.
Non è un regno facile il suo. Durato quasi 70 anni, è caratterizzato dai problemi determinati dal fragile equilibrio tra le tante nazionalità che vivono nel grande Impero e che sono sempre più insofferenti al governo di Vienna. Al suo centralismo assoluto. Francesco è un ultra conservatore, condivide i valori tradizionali della monarchia, si alza presto alla mattina, lavora sempre sodo e vive spartanamente, senza concedersi particolari lussi. Anche il rapporto con la moglie è tutt’altro che sereno: quando sposa Sissi, lei ha solo 15 anni. Tanto bella quanto, per tutta la vita, ribelle alle regole di corte. Se ne vuole sottrarre a tutti i costi. La storia racconta che per liberarsi dal controllo del marito è proprio lei a procurargli un amante, un’attrice del teatro di corte che accetta ben volentieri il ruolo ben ricompensato.
Insomma: la realtà è spesso distante dalle favole. Però Francesco ama Sissi per tutta la vita con trasporto sincero. Anche se lei continua a fuggire. Vuole viaggiare, attraversando in lungo e in largo l’Europa: Grecia, Italia, Inghilterra, Francia, Germania, Portogallo, Irlanda. Tutto, pur di restare lontana da Vienna e dai suoi cerimoniali. Francesco patisce molto la sua assenza diventata abituale. Fino all’atto finale, la tragedia del 10 settembre 1898. In Svizzera l’Imperatrice muore a 61 anni per mano dell’anarchico italiano Luigi Lucheni. Le sferra un colpo di punteruolo al petto. Quando Francesco, che ha già perso due fratelli e l’unico figlio maschio ed erede, riceve la notizia è il crollo: “Nulla mi viene risparmiato su questa terra”.
Ora la tormentata storia di Sissi e di Francesco Giuseppe è riproposta sul piccolo schermo in sei episodi. Ieri, 28 dicembre, la prima puntata su Cabale 5. Lei, un mito di bellezza e coraggio che ha attraversato i secoli (Sissi era davvero bella, guardando i ritratti dell’epoca, ndr) è interpretata da Dominique Devenport. Alla giovane attrice svizzero-americana, che si definisce “relativamente inesperta”, il difficile compito di reggere il confronto con chi l’ha preceduta nel ruolo. Ma in questa serie tv di produzione tedesca ad alto budget, girata tra Baviera e Baltico, e diretta da Sven Bohse, è l’attore tedesco Jannik Schümann, nei panni di Francesco Giuseppe, a far parlare di sé. Perché? E’ gay. Lo ha dichiarato già un anno fa sui social.
Il pubblico lo conosce soprattutto per “Center of My World”, una pellicola del 2016 a tinte decisamente arcobaleno che racconta di una passione fra due studenti che mette a dura prova il rapporto di uno di loro con la sua più cara amica. Ma anche per il film drammatico del 2019 “Vicino all’orizzonte”. La sua dichiarazione di appartenenza alla comunità Lgbt, è arrivata in maniera naturale. Un coming out senza parole. Schümann e il compagno Felix Kruck hanno pubblicato su Istagram le loro foto corredate di cuori. In un altro post l’attore di Amburgo ha spiegato che gli viene difficile parlare. Affidare ai sentimenti delle spiegazioni. Perciò ha scelto una foto per fare coming out.
Tutto bene? Alla grande. Tanto che nelle Stories ha ringraziato i suoi follower. “Sogno di vivere in un mondo dove non ci sarà più bisogno di “uscire allo scoperto”. Ma devo dire che la risposta da parte di chi mi segue è stata più che positiva. Non me l’aspettavo, sul serio, invece è andato tutto al meglio”. Su Twitter c’è anche chi ci scherza su, pubblica le foto e lancia un avvertimento allettante ai fan dell’attore: “Comunque Jannik è fidanzato, non illudetevi”. E fioccano i commenti positivi e di incoraggiamento per la sua nuova prova d’attore. Gay o non gay chisseneimporta. Anzi. C’è fra le ammiratrici chi scrive: “Non vedo l’ora di vederlo nel ruolo di Franz perché lui non mi deluderà.