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Covid, caccia ai tamponi anche in Uk. Ma sono esauriti. I farmacisti: “Ogni 2 minuti qualcuno li chiede, non sappiamo quando arriveranno”

Lo strumento sarebbe semplice: i britannici possono ricevere due scatole con 14 tamponi mostrando il codice a barre - che si ottiene dalla sanità pubblica - nelle farmacie e centri adibiti alla distribuzione. Ma la macchina si è inceppata nel periodo più delicato dell’anno

“Mi dispiace i tamponi sono esauriti ma li abbiamo già in ordine”. E quando arriveranno? “Questo purtroppo non glielo so dire con certezza, riprovi domani”. La stessa conversazione telefonica che si ripete ormai con la quinta farmacia di Londra che abbiamo contattato solo nell’ultima mezz’ora a caccia di un lateral flow test, il tampone rapido da fare a casa che il governo britannico offre gratuitamente alla popolazione, nel tentativo di trovare un equilibrio tra libertà di aggregazione e prevenzione del contagio di Covid-19.

Lo strumento sarebbe semplice: i britannici possono ricevere due scatole con 14 tamponi mostrando il codice a barre – che si ottiene dalla sanità pubblica – nelle farmacie e centri adibiti alla distribuzione. Ma la macchina si è inceppata nel periodo più delicato dell’anno per le famiglie britanniche e la frustrazione è generale: “Le persone entrano in farmacia a chiederci i tamponi in media ogni 2-5 minuti ma purtroppo vista l’inconsistenza e la discontinuità delle forniture dobbiamo dire a tutti che abbiamo esaurito le scorte di tamponi e non sappiamo quando arriveranno i rifornimenti” ha riportato ai media britannici Leyla Hannbeck, presidente dell’Associazione delle Farmacie Indipendenti. Farsi il tampone è importante viste anche le influenze in giro, che potrebbero mascherare un contagio con Omicron, sostiene Hannbeck in un momento in cui in Gran Bretagna assistiamo a record dopo record con una media di oltre 114mila casi la settimana ed il primo ministro Boris Johnson ha lasciato liberi gli inglesi di festeggiare il Capodanno, con le dovute cautele.

“È importante che il governo dia priorità ad assicurare una fornitura stabile e consistente di lateral flow test perché farsi i tamponi è oltretutto previsto dalle linee guide che i britannici sono chiamati a seguire, per tenere un comportamento ‘responsabile’ – ha sottolineato Hannbeck – purtroppo però il flusso di 900mila tamponi al giorno non sta soddisfacendo la grossa domanda e non sappiamo quando saranno disponibili, dunque è molto difficili per noi pianificare la distribuzione e dire ai nostri clienti quando tornare a prenderli”. Le nuove linee guida che il governo ha emanato dalla metà di dicembre per rispondere al veloce diffondersi della variante Omicron prevedono che le persone vaccinate che entrano in contatto con un positivo al Covid debbano farsi un tampone veloce al giorno per una settimana visto che questi strumenti diagnostici hanno una efficacia tra l’80% e 90% di individuare l’infezione e possono aiutare a rallentare la diffusione del virus riducendo la pressione sulle vita quotidiana delle persone. Per i non vaccinati resta invece l’autoisolamento per 10 giorni.

Il sito del governo britannico spiega l’ovvio ovvero che chi entra in contatto con un positivo al Covid corre un rischio maggiore di sviluppare l’infezione segnalando che 1 paziente su 3 è asintomatico e per questo è importante farsi un tampone al giorno. “Chi è entrato in contatto con un positivo al Covid-19 può fare un test rapido e isolarsi solo se l’esito è positivo in modo minimizzare l’impatto sulle nostre vite quotidiane nei prossimi giorni e mesi – ha sottolineato la dottoressa Jenny Harries, ceo della UKHSA (UK Health Security Agency) incoraggiano a ricorrere a questo strumento gratuito che oltre alla farmacie può essere distribuito nelle scuole, ordinato online e consegnato a casa.

Ma con il Capodanno in avvicinamento le ultime notizie non sono incoraggianti, ad essere in aumento è anche il contagio tra i bambini, 512 casi sono stati ricoverati in ospedale in Inghilterra nella settimana fino al 26 dicembre (di cui 50 prima di Natale e 59 tra Natale e Santo Stefano) e anche ieri (28 dicembre) Londra ha riportato il più alto contagio di coronavirus con quasi 23mila casi sui 130mila registrati in tutto il Regno Unito.