Le nuove norme sulle quarantene entrano in vigore subito, lo stesso giorno della pubblicazione del decreto in Gazzetta ufficiale, prevista nelle prossime ore. Scatterà subito anche la stretta sulle capienze negli stadi. L’estensione del Super green pass è prevista invece a partire dal 10 gennaio. È questo il calendario delle nuove regole decise dal governo nel Consiglio dei ministri di mercoledì. Il numero dei contagi in Italia è quasi triplicato in una settimana, ma prima arriva l’allentamento delle misure sulla quarantena, mentre per la nuova stretta sui non vaccinati si aspetteranno ancora 10 giorni. È solo una delle contraddizioni che emergono dalle decisioni prese dal premier Mario Draghi e dal suo esecutivo. Tanto che le nuove regole verranno specificate in una circolare dal Dipartimento di prevenzione del ministero della Salute. Ecco cosa è stato deciso:

L’estensione del Super green pass
Il nuovo decreto prevede quindi l’estensione del Super Green pass quasi ovunque, ma solo a partire dal prossimo 10 gennaio. Sarà obbligatorio su tutti i mezzi di trasporto (treni, aerei, navi, mezzi locali e regionali), compresi quindi bus e metro. Inoltre, si amplia l’uso del certificato verde rafforzato anche ad alberghi e strutture ricettive, feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose (come i matrimoni), sagre e fiere, centri congressi, servizi di ristorazione all’aperto, impianti di risalita con finalità turistico-commerciale anche se ubicati in comprensori sciistici, piscine, centri natatori, sport di squadra e centri benessere anche all’aperto, centri culturali, centri sociali e ricreativi per le attività all’aperto.

Le nuove regole sulla quarantena per i contatti stretti
Per i contatti stretti di un positivo che sono vaccinati con booster o con due dosi da meno di quattro mesi, se asintomatici, non è più prevista la quarantena ma una forma di auto-sorveglianza (cioè comunicare al medico eventuali sintomi) che dura 10 giorni. Come ha spiegato il ministero della Salute a ilfattoquotidiano.it, fino al decimo giorno successivo all’ultima esposizione al caso, ci sarà l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 e di svolgere solamente attività essenziali. Quindi, si potrà andare a lavoro o fare la spesa, mentre saranno vietate attività ludiche o ricreative, come andare al cinema o in palestra. Inoltre, se dovessero comparire i sintomi, scatta anche la prescrizione di effettuare un tampone antigenico rapido o molecolare al quinto giorno. Infine, si prevede che per far cessare l’auto-sorveglianza serva comunque un tampone con esito negativo al decimo giorno.

Per chi ha eseguito l’ultima vaccinazione da più di quattro mesi – quindi con minore copertura dal contagio – la quarantena invece resta ma scende da 7 a 5 giorni, sempre con obbligo di tampone negativo per uscire dall’isolamento fiduciario. Per chi non è vaccinato il periodo di normale quarantena resta di 10 giorni, con test in uscita. Altrimenti se si vuole evitare il tampone bisogna attendere 14 giorni (se non compaiono sintomi).

La stretta sulla capienza
Il decreto prevede che a partire dall’entrate in vigore le capienze saranno consentite al massimo al 50% per gli stadi e gli altri impianti all’aperto, mentre saranno ridotte al 35% per i palazzetti e gli altri impianti al chiuso. I club di Serie A hanno già deciso di sospendere la vendita dei biglietti delle partite di calcio in programma all’inizio di gennaio, per ridefinire la disposizione dei posti a scacchiera (uno vuoto, uno occupato).

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