Aveva indicato nella nota spesa per l’attività di consigliere provinciale di Bolzano quattro trasferte a Trento con la propria auto. A Trento c’era andata, ma con l’auto di un altro consigliere e quindi non aveva diritto al rimborso. Per questo, dopo tre anni di attività amministrativa, la consigliere Jasmin Ladurner, 28 anni, della Südtiroler Volkspartei, si è dimessa dall’incarico. L’annuncio è stato dato dal segretario del partito, Philipp Achammer. “Le dimissioni sono avvenute in accordo con il segretario Svp. Questo passo è stato inevitabile per un comportamento errato. Ladurner merita rispetto per essersi assunta la responsabilità con le dimissioni tempestive. La ringraziamo per il lavoro svolto in questi tre anni in consiglio provinciale di Bolzano”.

Nel 2019 Jasmin Ladurner era risultata al primo posto, tra i consiglieri regionali, per le spese di trasferta sostenute per partecipare alle sedute del consiglio regionale. Per trattamento di missione aveva percepito 11.283 euro. Le contestazioni che l’hanno portata a rassegnare le dimissioni riguardano però “solo” 4 viaggi da Bolzano a Trento. Le dimissioni sono un evento piuttosto raro tra i politici italiani, basti pensare che quasi tutti coloro che furono coinvolti nelle inchieste di alcuni anni fa per le “spese pazze” in diverse regioni italiane erano rimasti al loro posto.

La consigliera è laureata in Scienze politiche e diritto commerciale a Innsbruck e in Israele, ha anche ottenuto un master in Economia. Prima dell’impegno di consigliera provinciale, aveva lavorato a Bruxelles per il Ppe e in Germania come assistente ministeriale e coordinatrice di campagna elettorale a Monaco di Baviera.

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