Trovato morto nella sua casa di Roma nord, nella tarda serata di ieri. Accanto al suo corpo numerose confezioni di psicofarmaci. È stato trovato così senza vita l’attore Paolo Calissano, volto arcinoto di fiction e serie televisive di successo. A trovare il cadavere sono stati i carabinieri della stazione Medaglie d’Oro e i sanitari del 118, intervenuti in casa dell’interprete dopo una segnalazione (non si sa se anonima) arrivata al 112. E i pm di Roma indagano per omicidio colposo. La fattispecie penale per la quale si procede è legata all’esigenza di effettuare una serie di accertamenti tra cui l’autopsia che è già stata disposta.
Calissano, che aveva 54 anni, era nel suo letto. La prima ipotesi è che il decesso sia avvenuto stato causato da un abuso di psicofarmaci. La salma è stata portata all’obitorio del Policlinico Gemelli per un’ispezione cadaverica. Sul posto sono intervenuti anche gli investigatori dell’Arma del Nucleo investigativo di Roma per i rilievi. Sul corpo non ci sono segni evidenti di violenza e la casa è apparsa in ordine a chi ha effettuato il sopralluogo. A dare l’allarme è stata la compagna che non avendo sue notizie, preoccupata, ha avvisato le forze dell’ordine. Calissano non rispondeva al cellulare, che dopo alcune ore ha anche smesso di suonare. In casa sembrava non esserci nulla fuori posto: finestre sbarrate, porta chiusa a doppia mandata. Nessun messaggio, neanche una telefonata. Nessuno lo sentiva da diversi giorni.
L’attore era molto amato dal pubblico femminile. Interprete di fiction, aveva avuto numerose esperienze cinematografiche, tra cui una parte in “Palermo-Milano solo andata”. Aveva partecipato anche alla serie americana “General Hospital” e poi ha recitato nella serie “La dottoressa Giò” con Barbara D’Urso su Retequattro. Poi la partecipazione alla soap opera “Vivere”, in onda su Canale 5, e all’”Isola dei famosi”. Calissano era stato protagonista anche di diverse vicende giudiziarie.
Nel 2005 fu arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti e per la morte di una ballerina brasiliana di 31 anni, morta dopo l’assunzione di una dose di cocaina in casa dell’attore, che all’epoca dei fatti viveva a Genova. Il 10 febbraio 2008 mentre era alla guida della sua auto, l’attore era finito contro la barriera ”new jersey” di cemento, in presenza di un cantiere di lavori, sull’autostrada Genova-La Spezia, all’altezza di Carrodano. Dopo l’intervento della polizia stradale Calissano fu accompagnato in ospedale e fu sottoposto all’analisi delle urine che diede esito positivo alla cocaina. Nel processo che ne seguì fu assolto dal reato di guida in stato di ebbrezza.
Il suo nome comparve tra i clienti vip del caso delle disintossicazioni truffa come parte lesa. Nella deposizione l’attore spiegò che la sua necessità di rivolgersi a una struttura che lo aiutasse era dovuta una serie di dolorosi eventi della sua vita: “Dunque era ‘il momento’… parliamo appunto di maggio duemilacinque, era appena morto mio figlio e stavo aspettando… mio padre era in stato terminale, ero in un situazione fisica e psicofisica veramente, come dire ‘molto debole. Una persona, una dottoressa di Roma di cui non ricordo il nome, mi fece.. mi parlò di questa clinica. Non so quali fossero i suoi canali di conoscenza. ecco, non so come lei fosse a conoscenza di questa clinica, comunque mi disse che una settimana di ricovero in questa clinica, avrei fatto questa cura del sonno, diciamo così mi dissero… e questa pulizia fisiologica, avrei tratto molto giovamento, e così feci, devo dire che ne trassi giovamento, nel senso che mi sentivo meglio alla fine di questa settimana”’.