Il temine ufficiale è alle 23 e 59: difficile però che calici alla mano si saprà qualcosa di certo sul futuro della Salernitana. Già, perché le offerte dei potenziali acquirenti vanno sì presentate almeno un secondo prima che cali il sipario sul 2021, ma poi ai Trustee tocca fare le opportune verifiche, in particolare quelle bancarie, e col weekend di mezzo è molto probabile che si arrivi almeno a lunedì. Per ora tuttavia l’importante è che ci siano offerte: è una prima condizione per far sì che la storia della Salernitana in Serie A prosegua sul campo in questa stagione e non si arrivi a un’esclusione che a questo punto neppure si potrebbe definire clamorosa, visto come si è arrivati a questo 31 dicembre.
E almeno questa voce dovrebbe essere spuntata: di sicuro c’è un’offerta “casalinga”, quella di due professionisti salernitani. Un notaio e un avvocato, Roberto Orlando e Michele Tedesco. La loro proposta è una sorta di “scialuppa di salvataggio”: non si parla di cifre milionarie, ma della volontà di evitare che la squadra venga esclusa e spedita nelle categorie minori qualora non ci fossero altre offerte, salvando la Salernitana per poi “traghettarla” verso una nuova proprietà. Hanno offerto garanzie su tutte le richieste dei Trustee, a partire da quella fondamentale e cioè il versamento della caparra del 5 per cento per l’acquisto del club.
Un’altra offerta dovrebbe arrivare. Così ha assicurato in mattinata l’imprenditore di Torre Annunziata Francesco Agnello al giornalista di Ottopagine Filippo Notari: con lui una cordata di cinque o sei imprenditori, messa insieme dall’ex presidente dell’Agropoli, Domenico Cerruti. L’outsider potrebbe arrivare da Napoli: il fondatore dell’Università Telematica Pegaso, Domenico Iervolino. Nelle ultime ore sarebbe spuntato anche un fondo americano con interessi in Italia e un’altra offerta potrebbe arrivare da “Console&Partners”, società di consulenza per conto dell’imprenditore Di Silvio.
La certezza è che in ogni caso tutte le offerte, ufficiali o “in potenza”, sono per cifre ben più basse dei 70-80 milioni che chiedeva Lotito per cedere la mano: è chiaro che anche il passare dei giorni e l’arrivo sul filo di lana hanno favorito la riduzione del volume delle “buste”. Si parla di 10 milioni offerti da Iervolino (per l’acquisto delle quote, poi una cifra a parte servirebbe a rinforzare la squadra sul mercato), e di somme simili (tra acquisto e gestione del club) delle altre (potenziali) offerte.
A mezzanotte poi la palla passerà ai Trustee: a loro il compito di verificare la rispondenza delle offerte alle condizioni richieste e le coperture finanziarie. Possibile, come detto, che si arrivi a lunedì per sapere quale sarà stata presa in considerazione e comunicata alla Figc per far scattare poi i 45 giorni di proroga necessari per il passaggio delle quote. Ciò chiaramente nel caso in cui i Trustee ritengano soddisfacenti le offerte arrivate: in caso contrario il club granata sarebbe escluso dalla Serie A, innanzitutto. Tutto ciò mentre mister Colantuono e la squadra fanno allenamento, senza sapere se tra sei giorni giocheranno la sfida salvezza col Venezia oppure no: un pasticcio enorme, comunque vada.