I parlamentari marchigiani del Movimento 5 stelle assicurano di essere "al lavoro affinché la proroga "trovi il giusto spazio all'interno del decreto Milleproroghe", ma intanto non c'è nulla scritto nero su bianco e le persone che hanno subito il terremoto hanno perso la fiducia e cresce la rabbia
Dover tornare a pagare i mutui sulle macerie, ovvero su case inagibili. È l’amaro regalo ricevuto dai terremotati del Centro Italia, colpiti dalle scosse del 2016 e 2017, per l’inizio del 2022. Il motivo? Dopo il via libera alla proroga della sospensione, approvato in Senato, il Mef ha bocciato il provvedimento nel maxi-emendamento alla legge di Bilancio “all’ultimo minuto”, come spiegano il Comitato Mutui sulle Macerie e i parlamentari marchigiani del Movimento 5 stelle. Il provvedimento quindi non è mai arrivato alla Camera.
Il rischio di tornare a dover pagare alle banche un bene che, per ovvi motivi, non utilizzano più è quindi concreto. Tanto che, conferma Flavia Giombetti del Comitato 30 ottobre al Fatto.it, alcune banche hanno già inviato le lettere per le rate di gennaio. Dal Movimento 5 stelle, intanto, assicurano di essersi messi al lavoro affinché la proroga “trovi il giusto spazio all’interno del decreto Milleproroghe”, sottolineando che “alla Camera è stato presentato un Ordine del Giorno firmato da tutti i gruppi parlamentari che impegna il governo su questo problema da risolvere urgentemente”. A oggi però nulla è scritto nero su bianco e i terremotati restano nell’incertezza.
“La proroga della sospensione dei mutui nelle zone terremotate è sparita dalla Manovra nonostante ci fosse la copertura finanziaria. Di fatto così scatenano una guerra tra poveri – dice ancora al Fatto.it Giombetti – Nella finanziaria hanno stanziato fondi per tutto. Anche per i cani randagi. E noi terremotati? Saremo stanchi, disillusi, ma abbiamo ancora la forza di alzare la testa per non farci prendere in giro in primis dalla politica“. Così facendo, denuncia la presidente del Comitato, nato all’indomani della scossa del 30 ottobre 2016, “lo Stato aiuta le banche e non aiuta la gente che, tra terremoto e pandemia, è con il sedere per terra”. Oggi i terremotati si sentono presi in giro. L’ennesima beffa. “Nella finanziaria hanno veramente riportato in auge la legge mancia, 700mila euro a un campo sportivo di Barletta, fondi per gli 80 anni dell’associazione De Gasperi. Qui noi chiedevamo solo una proroga”, dice Giombetti, sottolineando che ci sono persone “che fanno difficoltà ad andare avanti”.
Lo stesso commissario Straordinario alla ricostruzione, Giovanni Legnini, durante l’ultima conferenza stampa per fare il punto sulla situazione post sisma, del 29 dicembre scorso, ha affrontato il nodo della sospensione: “Purtroppo – ha detto il commissario – la misura richiesta della sospensione non ha trovato spazio nell’ultima legge di bilancio nonostante la questione fosse stata sottoposta alla commissione bilancio, ma sono fiducioso che sarà inserita nel testo Milleproroghe”.
La fiducia, però, in molti terremotati comincia a vacillare. “Hanno approvato e prorogato tutto tranne la sospensione dei mutui, dietro la spinta forte delle banche – si legge in un post su Facebook del Comitato mutui sulle macerie – Ma d’altronde, come poteva essere diverso da così? Siamo figli poveri e scomodi di questa nazione. I figli di un entroterra che già stavano svuotando, dove il terremoto è stato un incentivo per continuare a fare meglio, ciò che avevano cominciato. Ci vogliono sfiniti e inermi. Un governo che se ne frega dei suoi cittadini non merita rispetto”.