Il banchiere António Horta-Osório ha davvero violato per ben due volte la quarantena per futili motivi come assistere alla finale di Wimbledon? È quello che sta cercando di appurare l’indagine interna avviata da Credit Suisse, la banca di cui il manager portoghese è presidente del Consiglio di amministrazione. A dare la notizia è la stampa specializzata, secondo cui il ceo Thomas Gottstein ha aperto un’indagine interna già prima di Natale. Al momento da Credit Suisse non c’è nessuna dichiarazione ufficiale a riguardo.
Secondo quanto ricostruito, il 57enne Horta-Osorio avrebbe violato la quarantena una prima volta il 1 dicembre, quando – anziché rimanere nella sua casa di Wollerau, sul lago di Zurigo, per 10 giorni, come prevede la legge svizzera – aveva chiesto una deroga sia al governo elvetico che al Cantone di Zurigo, senza ottenerla. Così, incurante dei divieti, aveva rotto l’isolamento prendendo un aereo privato di Crédit Suisse per volare in Spagna.
La notizia si era subito diffusa ed era stato costretto a scusarsi. Ora, è emerso che in realtà il banchiere aveva già violato in passato la quarantena: l’11 luglio 2021, quando aveva violato la normativa del Regno Unito per assistere alla finale del torneo di Wimbledon, a Londra, tra Djokovic e Berrettini. Adesso, stando alle voci della stampa specializzata, rischia il licenziamento: se le indagini interne dovessero confermare la doppia violazione, il ceo Gottstein sarebbe pronto ad allontanarlo per sempre.