In tutto 150 positivi su una nave da crociera, ferma a Genova e arrivata da Marsiglia. In Brasile focolaio nella nave approdata nelle ore scorse nel porto di Buzios, vicino a Rio de Janeiro. E poi gli Emirati Arabi: contagiati alcuni passeggeri su un’imbarcazione diretta a Dubai. Fra loro quattro italiani in quarantena, che non sanno quando potranno rientrare. È il quadro che emerge dalle vacanze in crociera nel pieno della quarta ondata.
GENOVA – Un gruppo di 150 di passeggeri è risultato positivo al bordo di una nave da crociera Grandiosa del gruppo Msc arrivata nel porto di Genova e proveniente da Marsiglia. Secondo le prime informazioni confermate dalla compagnia crocieristica tutti i casi sono asintomatici, e preventivamente come da protocollo sono stati isolati nelle cabine in attesa delle procedure di sbarco per tornare a casa nelle prossime ore. Il tracciamento è avvenuto tramite le linee guida anti-covid preventive che prevedono almeno 3 tamponi per salire a bordo delle crociere. Se i posti nella struttura territoriale genovese dovessero esaurirsi, i rimanenti turisti stranieri positivi verranno accolti, secondo quanto appreso, in una rsa in Piemonte. La nave da crociera, che doveva ripartire per Civitavecchia alle 17, non potrà lasciare Genova prima di una completa sanificazione. “Dando attuazione alle rigorose misure previste dal Protocollo di sicurezza e salute di Msc Crociere, i passeggeri positivi e i loro contatti stretti sono stati immediatamente isolati in cabine con balcone e assistiti dal punto di vista sanitario” si legge in una nota. “Sulla nave vige poi il distanziamento fisico, oltre all’obbligo di indossare la mascherina e alla sanificazione continua degli ambienti e delle superfici di contatto. Msc – ricorda la società armatrice – ha trasportato in sicurezza oltre un milione di passeggeri dalla ripartenza delle crociere (agosto 2020) a oggi. A bordo vengono applicati, infatti, protocolli di sicurezza che non trovano riscontro in nessun altro settore del turismo e dell’ospitalità, permettendo così di individuare casi di persone positive che a terra non sarebbero probabilmente mai stati identificati e che rappresentano, in ogni caso, una percentuale nettamente inferiore rispetto ai casi di contagio sviluppati a terra. La nave – conclude la nota – ripartirà regolarmente questa sera da Genova per proseguire il suo itinerario settimanale”.
BLOCCATI A DUBAI – Sono fermi a Dubai dal 31 dicembre quattro trentenni originari di Terni, in Umbria: Giulia, Valentina, Federico e Simon. Erano partiti con una crociera Msc alcuni giorni prima. Il 29 hanno fatto il primo tampone, necessario per sbarcare in Qatar. Risultano positivi (anche se non subito tutti e quattro) e vengono bloccati. Il 31 sono trasferiti sulla Queen Elizabeth II, una nave che ha al suo interno un’ala adibita alla quarantena. Lì si trovano tutt’ora: “Non ci è stato detto quanto avremmo dovuto fermarci e cosa sarebbe successo dopo. All’inizio volevano darci una cabina a testa, senza finestre. Ci siamo opposti e abbiamo preteso una doppia con almeno un oblò“, spiegano a IlFattoquotidiano.it tramite messaggio vocale (non hanno la possibilità di chiamare). “All’inizio neanche riuscivamo ad aprirlo perché non funzionava. Lo abbiamo sbloccato dopo ore“. Continuano, sottolineando le loro preoccupazioni principali: “Ci hanno dato 30 minuti d’aria al giorno, 15 minuti al mattino e 15 al pomeriggio“. Giulia, una delle due ragazze, “Deve prendere un farmaco e ancora non le è stato possibile: le hanno detto che, se vuole, può prenotare un taxi e andare in una farmacia del centro dove le faranno una nuova ricetta. A noi sembra assurdo”. La Farnesina, contattata dai quattro, ha fatto sapere che ci sono molti altri connazionali nella stessa condizione e sono perciò arrivate moltissime richieste. Li ha invitati a cercare aiuto presso l’ambasciata italiana. E l’assicurazione? “Per il momento non ci chiama, nonostante le esortazioni dei nostri genitori da casa”.
BRASILE – Focolaio anche a bordo di una nave approdata nelle ore scorse nel porto di Buzios, nota località turistica a circa tre ore di distanza dalla città di Rio de Janeiro: secondo la segreteria comunale alla Salute ci sarebbero almeno 20 casi accertati di Covid-19 sul transatlantico Msc Preziosa. Tutti i pazienti, così come le circa 35-40 persone entrate in contatto con loro, sono in isolamento a bordo. Prima di arrivare a Buzios, la nave si trovava al largo di Copacabana, nella notte di Capodanno, per assistere al tradizionale spettacolo dei fuochi di artificio. Secondo il portale di notizie Uol, almeno un’altra nave da crociera, Costa Diadema, di proprietà di Costa Crociere, attraccata a Salvador de Bahia, avrebbe registrato vari casi di coronavirus a bordo. L’Agenzia nazionale per la vigilanza sanitaria (Anvisa) ha raccomandato di sospendere tutte le crociere in Brasile.