Lo scrittore ungherese 53enne Ferfi Gergely Homonnay è stato trovato morto la sera del primo gennaio all’interno di un locale nel quartiere San Giovanni a Roma. I soccorsi sono stati inutili. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione Roma San Giovanni e al momento stanno indagando i carabinieri. Non si sa ancora cosa abbia causato il decesso: sarà l’autopsia a chiarirlo. Intanto, sul corpo dell’uomo non sono stati riscontrati segni di violenza. Lo scrittore è stato trovato agonizzante nel bagno turco del locale di via Pontremoli, provvisto anche di sauna.
Fra i suoi effetti personali lasciati nello spogliatoio i militari hanno trovato anche polvere e liquidi. Come si legge su alcuni giornali locali, non è escluso si tratti di cocaina e di ghb, la sostanza definita come ‘droga dello stupro’. Mancano però ancora gli accertamenti necessari.
Lo scrittore viveva a Roma ed era conosciuto fin dal 2018 per il suo impegno a favore dei diritti civili e della comunità Lgbt, in polemica con il governo di Viktor Orban. Negli ultimi giorni del 2021, quindi poco prima della sua morte, Homonnay aveva diffuso sui propri canali social messaggi di critica a Katalin Novak, ministra della Famiglia: lo stesso Orban l’ha designata come candidata alla presidenza della Repubblica.