I cinque paesi membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’Onu – Cina, Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e Russia – hanno ribadito l’impegno a “prevenire l’ulteriore diffusione” delle armi nucleari. In una dichiarazione congiunta in vista della conferenza sul Trattato di non proliferazione (Tnp), i cinque paesi sottolineano la loro volontà di “lavorare con tutti gli Stati per compiere ulteriori progressi sul disarmo, con l’obiettivo di un mondo libero dalle armi nucleari”. “Affermiamo – scrivono i paesi del Consiglio di sicurezza – che una guerra nucleare non può essere vinta e non deve mai verificarsi. Viste le conseguenza di grande ampiezza che avrebbe l’impiego di armi nucleari, affermiamo anche – continua il comunicato diffuso da Parigi – che esse, fin quando esistono, devono servire a scopi difensivi, di dissuasione e prevenzione della guerra. Siamo fermamente convinti della necessità di prevenire la proliferazione di queste armi”. I firmatari ribadiscono in particolare la loro “determinazione a rispettare gli obblighi del Trattato sulla non proliferazione (Tnp), in particolare quello che figura nell’articolo VI di “proseguire in buona fede negoziati su misure efficaci relativi alla cessazione della corsa agli armamenti nucleari al più presto e al disarmo nucleare e su un trattato di disarmo generale e completo sotto un controllo internazionale stretto ed efficace'”.
La dichiarazione è stata accolta positivamente dalle associazioni internazionali che da decenni si battono per il disarmo, anche se in molti sottolineano come sarebbe giunto il tempo per andare oltre le parole, viste le ingenti risorse che Paesi come Usa, Cina e Russia continuano a stanziare per alimentare i propri arsenali con armi sempre più potenti. Proprio la Cina, all’indomani del comunicato congiunto, ha annunciato che continuerà a “modernizzare” il suo arsenale nucleare “per questioni di affidabilità e sicurezza” ed ha invitato Stati Uniti e Russia a ridurre le loro scorte. “Gli Stati Uniti e la Russia possiedono ancora il 90% delle testate nucleari del pianeta. Devono ridurre il loro arsenale nucleare in modo irreversibile e legalmente vincolante”, ha detto Fu Cong, direttore generale del dipartimento per il controllo degli armamenti cinese.