Balzo per i prezzi del gas, cresciuti oggi in Europa di oltre il 20% fino a sfiorare i 1oo euro per Megawatt/ora. La fiammata delle quotazione segue ad un periodo di calo dei prezzi registrato nelle ultime settimane grazie a temperature miti e all’aumento di forniture di gas liquido via nave. A monte dei rincari odierni ci sarebbero previsioni per una fase di freddo sull’Europa e, soprattutto, la situazione del gasdotto Yamal che corre della Russia alla Germania attraversando Bielorussia e Polonia. Da giorni la condotta registra flussi da Ovest verso Est. Secondo il Cremlino questo è dovuto al fatto che Berlino sta rivendendo Per quanto riguarda invece il petrolio il gas che riceve da Mosca a Polonia e Ucraina. Il governo tedesco non ha voluto commentare.
Per quanto concerne invece il petrolio l’Opec, organizzazione che riunisce molti paesi produttori, e la Russia, hanno approvato un aumento della produzione 400mila barili al giorno previsto per febbraio (il consumo giornaliero medio globale è di oltre 90 milioni di barili, ndr). Ciò nonostante il greggio ha registrato oggi un rialzo di oltre l’1% superando gli 80 dollari al barile (brent).