“Obbligo vaccinale? Io credo che sia troppo tardi, avremmo dovuto farlo prima. L’obbligo vaccinale, se si voleva farlo, andava fatto a ottobre, magari per tutti gli over 40. Siamo in ritardo, continuiamo a farci rincorrere dal virus. E invece dovremmo essere noi ad anticiparlo”. Così, a “Tagadà” (La7), Matteo Bassetti, primario del reparto Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova, esprime il suo scetticismo sull’ipotesi di obbligo vaccinale o di super green pass rafforzato in tutti i luoghi di lavoro.
E spiega: “Oggi, nel pieno della quarta ondata, con la variante Omicron che si sta affacciando in Italia, ho paura che imporre l’obbligo vaccinale sia tardi. Se domani decidiamo di mettere l’obbligo, ci vogliono e almeno 2 mesi perché le persone possano vaccinarsi. Arriveremo a metà marzo e sarà già tardi. È come se decidessimo di vaccinare per l’influenza dal 15 gennaio – conclude – Non bisogna essere un genio per sapere che il vaccino anti-influenzale va fatto entro la fine di novembre. Nei prossimi 2 anni dovremo abituarci all’idea che ci vaccineremo due volte all’anno. Gli hub devono rimanere aperti e lì dove sono, almeno per i prossimi 2 anni, così il cittadino potrà andare senza prenotazione a quel centro vaccinale per fare la sua dose”.