Mentre in Italia si annuncia il “raffreddorizzarsi” del Covid per i vaccinati e “…per questi motivi, potremo lasciarci alle spalle ogni decisione politica che sacrifica il diritto dei bambini e dei giovani allo studio e alla formazione in nome del bisogno di controllare la diffusione di Covid“, Omicron sta producendo i suoi effetti attesi.

In Italia, il numero di ospedalizzazioni su tutta la popolazione è aumentato in modo veloce nelle ultime settimane oltrepassando la soglia di 13.000 ricoveri. Nel Regno Unito, invece, sono stati ricoverati 430 bambini nella settimana dal 22 al 29 dicembre 2021 (raddoppiati rispetto a quella precedente), mentre negli Stati Uniti i ricoveri di bambini hanno superato la soglia di 750 ammissioni al giorno.

Insomma, per i difensori del diritto allo studio a qualsiasi costo, il diritto dei bambini di non finire in ospedale non sembra essere oggetto di analisi e non necessita di alcuna misura di prevenzione particolare?

Ho già ampiamente parlato del tema “sicurezza nelle scuole” in altri post; inoltre, in una lettera alle istituzioni di qualche mese fa pubblicata sul sito Idea Scuola Comitato Nazionale, si suggerivano azioni urgenti, come migliorare la ventilazione (con sistemi di ventilazione meccanica controllata, sensori di CO2 per il controllo dell’aerazione ottenibile dall’apertura di porte e finestre), la filtrazione dell’aria (con sistemi di purificazione), l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale quali mascherine FFP2, il testing periodico a tutta la popolazione scolastica accompagnati da tracing efficace, oltre alla necessità di accedere in modo tempestivo ai dati dei contagi scolastici aggiornati per condurre analisi indipendenti e utili alla prevenzione.

Nelle ultime settimane inoltre abbiamo spesso ascoltato altri esperti assicurare che Omicron causa solo “sintomi lievi”. Alcuni studi in effetti dimostrano che Omicron sembra generare incrementi di mortalità e ospedalizzazioni meno gravi rispetto a Delta. Tuttavia, servono studi più approfonditi capaci di analizzare le differenze dell’impatto delle varianti Omicron e Delta al netto dell’effetto di vaccinazioni e infezioni precedenti. Inoltre, per molti, sorge spontanea la domanda: come riesce un virus che produce “solo sintomi lievi” a spedire all’ospedale migliaia di bambini e adulti?

La risposta potrebbe arrivare da un noto “virologo”, consulente medico di personaggi famosi, ora pure presidente di una squadra di calcio di serie A: “I dati sul numero di tamponi e tasso di positività al Coronavirus sono dannosi per la salute mentale, ma soprattutto falsi”.

Ecco, allora, cari genitori, state pure tranquilli, ignorate i dati sul numero di ospedalizzati in Italia, Regno Unito e Stati Uniti perché noti “virologi” assicurano che la pandemia ormai è finita perché il “virus si sta raffreddorizzando”.

Insomma, “andrà tutto bene”? Andate a dirlo ai bambini ricoverati all’ospedale e ai loro genitori che sono “solo sintomi lievi” e che “l’aumento di contagi non preoccupa”.

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