La Liguria ha i numeri da zona arancione e lunedì 10 gennaio potrebbe diventare la prima Regione ad abbandonare la fascia gialla: come ha raccontato ilfattoquotidiano.it, però, di fatto cambierebbe poco per i liguri. Infatti, sempre dall’inizio della prossima settimana, entra in vigore anche l’estensione del Super green pass (quello che si ottiene solo tramite vaccino o guarigione) per compiere praticamente tutte le attività sociali. In attesa delle decisioni sul mondo del lavoro, la stretta sui no vax già decisa del governo di fatto trasforma tutta Italia in una zona arancione. L’unica vera differenza per la Liguria sarebbe l’obbligo di esibire il certificato verde (anche ottenuto tramite tampone) per uscire dai Comuni con più di 5mila abitanti.

Il vero spartiacque diventa quindi il passaggio in zona rossa, una possibilità che tutti ritenevano remota solo fino a qualche settimana fa. I dati Agenas sui tassi di occupazione negli ospedali però raccontano di una continua crescita del numero di pazienti Covid sia nei normali reparti che in terapia intensiva. Le due soglie per passare in arancione sono il 30% in area medica e il 20% in rianimazione. Solo la Liguria ad oggi ha valori rispettivamente del 30 e 21%. Ma anche Trentino e Marche hanno un tasso di occupazione in rianimazione superiore alla soglia prevista per il passaggio in arancione. Si “salvano” al momento perché l’occupazione dei ricoveri non è così alta. Situazione opposta per Valle d’Aosta e Calabria, che hanno un’occupazione in area medica al 45 e 31%, mentre è sotto al 20% per ora in intensiva. Molte Regioni quindi vedono l’arancione avvicinarsi sempre di più, mentre il rosso è ancora lontano.

Le regole in zona rossa – Per passare in zona rossa infatti il tasso di occupazione da parte di pazienti Covid in area non critica deve arrivare al 40%, quello in rianimazione deve essere almeno del 30%. Come detto, è una possibilità ancora lontana, ma si stava facendo giorno dopo giorno sempre più concreta. Ma cosa succederebbe? Di fatto, senza giri di parole, ci sarebbe un ritorno a un vero lockdown. In base alle attuali regole, in zona rossa non si può uscire dal Comune di residenza se non per motivi di lavoro, necessità o urgenza. Ristoranti e bar sono chiusi, consentito soltanto l’asporto e la consegna a domicilio. Restano chiusi tutti i negozi ad esclusione di quelli con codice Ateco consentito, in particolare alimentari, supermercati, farmacie, edicole, tabaccherie e abbigliamento per bambini. E questi divieti valgono anche per chi ha il Super green pass, quindi è vaccinato o guarito.

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