Cronaca

Covid, pillola antivirale Merck ai primi pazienti in Italia: si tratta di due donne ricoverate allo Spallanzani di Roma

"Le prime due pazienti sono una donna di 91 anni cardiopatica e diabetica e una donna di 72 anni cardiopatica, immunodepressa. Entrambe hanno sintomi lievi agli esordi" ha detto l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato

Disponibile da oggi e oggi data ai primi pazienti ospedalizzatiu. La pillola antivirale Merck (Molnupiravir) per via orale è stata somministrata allo Spallanzani di Roma. “Le prime due pazienti sono una donna di 91 anni cardiopatica e diabetica e una donna di 72 anni cardiopatica, immunodepressa. Entrambe hanno sintomi lievi agli esordi” ha detto l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, dopo l’odierna videoconferenza della task-force regionale per il Covid-19 con i direttori generali delle Asl e Aziende ospedaliere, Policlinici universitari e l’ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), nei giorni scorsi in una nota aveva annunciato che la sua Commissione tecnico-scientifica (Cts) aveva autorizzato questo antivirale orale. La pillola ha dimostrato un’efficacia ridotta rispetto ai primi brillanti dati annunciati. Resta ovviamente uno strumento per combattere il Covid in determinate situazioni per specifici pazienti. In Gazzetta Ufficiale è stata pubblicata la determina dell’Aifa con le modalità di impiego e le condizioni di somministrazione della pillola antivirale Merck (molnupiravir) per il trattamento “nei pazienti adulti non ospedalizzati per Covid-19 con malattia lieve-moderata di recente insorgenza e con condizioni cliniche concomitanti che rappresentino specifici fattori di rischio. La prescrizione ed il trattamento – si legge nel documento – devono garantire la somministrazione del prodotto il più precocemente possibile rispetto all’insorgenza dei sintomi e comunque non oltre i 5 giorni dall’inizio degli stessi”.

La selezione del paziente, secondo quanto indicato dall’Aifa – è affidata ai medici di medicina generale, i medici delle Usca e in generale ai medici che “abbiano l’opportunità di entrare in contatto con pazienti affetti da Covid di recente insorgenza e con sintomi lievi moderati e di indirizzarli rapidamente alla struttura presso la quale effettuare la prescrizione e al distribuzione del farmaco e deve avvenire nel rispetto ei criteri fissati dalla Cts”. Sempre secondo le indicazioni dell’agenzia del farmaco la pillola Merck può essere prescritta limitatamente ai “medici operanti nell’ambito delle strutture identificate dalla regioni per la somministrazione”. La definizione del percorso attraverso il quale vengono identificati i pazienti elegibili al trattamento – conclude il documento dell’Aifa – è rimessa ai provvedimenti delle Regioni e delle province autonome“.

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