Si torna a parlare di Juan Carrito, l’orso di due anni diventato una star dei social per le sue ‘originali’ incursioni nei centri abitati dell’Abruzzo. Secondo Il Mattino, infatti, l’animale si è fortemente spaventato a causa dei botti di fine anno e per questo rintanato tra le montagne del parco nazionale. Probabilmente non si farà vedere ancora per un po’, almeno fino a quando quei rumori assordanti delle esplosioni non saranno che un ricordo lontano.
La situazione si fa dunque sempre più complessa. Gli esperti cercano continuamente di ridurre al minimo il possibile conflitto tra comunità locali e orso, così come i rischi per la sopravvivenza dell’animale protetto, assicurando il mantenimento della pubblica sicurezza. Il percorso intrapreso dall’Ente Parco è quello della rieducazione e della messa in sicurezza di orti e pollai, situati nei centri abitati, insieme a pattugliamento del territorio interessato da Juan Carrito, 7 giorni su 7, 24 ore su 24. L’altro obiettivo è la cattura, per munire l’orso Juan Carrito di radiocollare Gps, in modo tale da controllare i suoi spostamenti.