Le vendite sono aumentate non solo rispetto all'anno passato ma anche (+14,5%) rispetto al 2019, riportando i volumi ai livelli del 2012. Il presidente di Ancma Paolo Magri: "un anno che conferma il protagonismo delle due ruote e l'andamento positivo di un mercato animato da grande passione"
Il 2021 delle due ruote va in archivio con numeri lusinghieri. Nonostante gli ultimi due mesi dell’anno abbiano fatto registrare una flessione rispettivamente del 2,4 e del 4 per cento, il risultato annuale è un +21% rispetto al 2020, con 280 mila veicoli assorbiti dal mercato.
C’è crescita dunque, e non solo rispetto all’anno più falcidiato dal Covid. Ma anche rispetto al 2019 (+14,5%), con immatricolazioni che dunque superano i livelli pre-pandemia, riportando il mercato a volumi che non si vedevano dal 2021.
Entrando più nello specifico, nel corso del 2021 sono stati consegnati per la precisione 289.067 moto, scooter e ciclomotori, ovvero il 21,2% in più rispetto al 2020 (il 14,5% in più sul 2019, come detto). E superando anche i volumi del 2021, quando furono 255.000. I veicoli elettrici, in particolare, chiudono l’anno con un +0,5% e un totale di 10.848 pezzi. L’85,5% in più del 2019.
“Il settore ha davanti a sé ancora importanti sfide rese vive dalla complessità del contesto globale, non ultimi quello degli approvvigionamenti e dei trasporti internazionali. Tuttavia, quello che si chiude è un anno molto significativo che conferma il protagonismo delle due ruote e l’andamento positivo di un mercato animato da grande passione e da una nuova domanda di mobilità fruibile, veloce e già sostenibile è un tributo agli sforzi di tutta la filiera”, ha commentato il presidente di Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), Paolo Magri.