Politica

Rosy Bindi al Quirinale? Sai che noia, molto meglio Berlusconi: la sua risata ci seppellirà

È un po’ che ci penso: al prossimo Presidente della Repubblica, intendo. La mia preferenza andrebbe a Rosy Bindi perché propose una riforma della sanità incentrata sull’efficienza e l’onestà. Ovviamente osteggiata dalle categorie privilegiate che hanno devastato la sanità pubblica. Rosy sarebbe un ottimo rimpiazzo della compianta Tina Anselmi, che avvertì dei rischi della presa di potere da parte della massoneria deviata.

Ma siamo in Italia. Le persone serie non hanno futuro, sono noiose. A noi piacciono i guitti. No, non mi riferisco a Beppe Grillo che, da buon genovese, ha fatto il giro del mondo andando verso l’occidente della comicità per arrivare all’oriente della politica vera, alla faccia di Fassino. Penso invece a Cicciolina, mandata in Parlamento con una provocazione magistrale: se ci sono certi elementi, ci può stare benissimo una pornostar. Tanto era una. Un simbolo, uno sberleffo. Il resto del paese veniva comunque governato. Ma poi, veniva davvero governato? Craxi portò avanti, si diceva, una politica di nani e ballerine. Per modo di dire. Non c’erano né nani né ballerine, nei suoi governi. Finì latitante, con una condanna definitiva per le sue malefatte.

Gli italiani al suo posto scelsero un Presidente del Consiglio di 165 cm (senza tacchi), che si circondò di ballerine e di ministri di 154 cm. Frutto di quella P2 da cui ci aveva messo in guardia Tina Anselmi. Al momento di fare il governo propose il suo avvocato, poi condannato per aver corrotto i giudici, come Ministro della Giustizia. Diede dell’eroe al mafioso Mangano e accusò la Magistratura di essere un cancro. Plebiscito in suo favore! Qualche condannetta se l’è presa, non essendo riuscito a modificare tutte le leggi che ha infranto, rendendo legale l’illegale, ma se l’è cavata con poco. Un po’ di barzellette agli anziani delle case di riposo e tutto è dimenticato. Il resto? Prescritto.

Ora si propone come Presidente della Repubblica, fiero del ridicolo. I voti? Si comprano. Come ha fatto per far cadere Prodi. Son prezzi che si può permettere di pagare. Mi era piaciuta la provocazione di Cicciolina in Parlamento. Ma credo che nulla equivalga all’ascesa di Berlusconi al Quirinale. Primo provvedimento? La grazia a Dell’Utri, chiamato alla sua destra, dove è sempre stato. Lo vedo a presiedere il Consiglio Superiore della Magistratura. Chissà che trovate escogiterà… tipo quando presenziò, da presidente del consiglio, a una cerimonia della Guardia di Finanza. Per non dire della smorfia durante l’inno, quando avrebbe dovuto cantare “siam pronti alla morte”. E le corna nelle foto ufficiali? O quando guarda Michelle e poi Barack e fa un gesto con la mano e una smorfia con la faccia per dire: che pezzo di gnocca, Michelle. Me la farei su due piedi. Barack… con una bella abbronzatura.

E la Merkel culona inchiavabile? Ma dove lo troviamo un altro così? Totò? Un dilettante. Sordi? Una parodia. Crozza? Penoso. Quando raccontavo le sue imprese ai colleghi di tutto il mondo, avevano le lacrime agli occhi dal ridere: ma cosa ci racconti questa volta di Berlusconi? E non mi credevano. La realtà superava l’immaginazione. Trasformare l’immaginazione in realtà è un gesto rivoluzionario. Da giovane mi piaceva lo slogan dell’immaginazione al potere. Chi l’avrebbe mai detto che questo auspicio si sarebbe avverato con Berlusconi? Con le sue televisioni ha dato agli italiani quello che volevano: tette, culi, calcio e quiz. Umberto Eco, che disquisiva di Mike Bongiorno, non aveva capito niente. Berlusconi non fa teoria, lui realizza davvero quel che gli passa per la testa.

Torno a Rosy Bindi, definita più bella che intelligente dal futuro presidente, che racconta barzellette su di lei che finiscono con una bestemmia. Sarebbero sette anni veramente noiosi con Rosy al Colle. I vignettisti perderebbero ogni ispirazione: magari lei cercherebbe di far funzionare davvero il Parlamento, e anche tutte le istituzioni presiedute dal Presidente della Repubblica. Tipo le Forze Armate, e la Magistratura. Che noia. Immagino invece le feste eleganti organizzate al Quirinale. Con un cambio di legge si potranno arruolare donne nei corazzieri. Basta con le discriminazioni, cribbio! Il presidente avrà una guardia del corpo tutta femminile, come quella di Gheddafi. Le vedo già che entrano marciando in qualche salone tutte fasciate nelle corazze, con gli elmi criniti, e poi fanno la lap dance di fronte a Berlusca che dà di gomito a Dell’Utri. La più ardita diventerà ministro della Difesa. Ovviamente. Come Previti.

Silvio ha 85 anni e quindi finirà il settennato a 92. I suoi medici gli hanno garantito la quasi immortalità, con 120 anni di aspettativa di vita. Sarà rinnovato. E Matteo Renzi, il suo erede naturale? Mi ricorda l’avvocato 47enne che comprò la nuda proprietà della casa di Jeanne Calment, una novantenne. Si aspettava che sarebbe morta entro poco e, invece, Jeanne visse fino a 122 anni (due in più rispetto a Berlusconi) e l’avvocato morì molto prima di lei.

Ho quindici anni meno di Berlusconi, non mi faccio illusioni. L’incubo peggiore per noi di sinistra, tanti anni fa, era che saremmo morti democristiani. E invece no. Moriremo berlusconiani. La sua risata ci seppellirà. Viva l’Italia, viva la Repubblica, viva la gnocca! Che sempre allegri bisogna stare.