“La scelta che stiamo facendo è di restringere il più possibile l’area dei non vaccinati, perché è quella che provoca un peso sanitario sui nostri sistemi ospedalieri”. A dirlo, dopo il lungo Consiglio dei ministri che di fatto ha visto la spaccatura in seno al governo, è stato il ministro della Salute, Roberto Speranza, all’uscita da Palazzo Chigi dopo che il Cdm ha approvato all’unanimità – nonostante gli scontri – l’obbligo di vaccino per gli over 50. “I due terzi dei ricoverati in terapia intensiva e il 50%” dei pazienti nei reparti ordinari sono non vaccinati – ha continuato – dunque il peso delle ospedalizzazioni è nell’ambito dei non vaccinati”.

“Per quanto riguarda lo smart working abbiamo preso una decisione straordinaria, mondo pubblico e privato, lavoro privato e lavoro pubblico adotteranno tutti gli schemi di lavoro agile già presenti all’interno delle loro regolazioni contrattuali e normative, quindi il privato utilizzerà con questa circolare del ministro Orlando il massimo della flessibilità per garantire sicurezza e servizi e per abbassare la curva del contagio e la stessa cosa farà il lavoro pubblico”. Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta al termine del Cdm, spiegando che la circolare “è immediatamente in vigore per mettere insieme il massimo di efficienza dei servizi alle famiglie e alle imprese, col massimo della sicurezza e col contributo a controllare l’evoluzione della curva pandemica”.

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