Calcio

Domeniche bestiali – E fu così che l’addetto ai rapporti con l’arbitro venne espulso e andò via con le chiavi dell’auto del direttore di gara

La rubrica del giovedì con il bestiario di ciò che accade nelle serie minori del pallone italiano (e non solo). Le perle nei comunicati della giustizia sportiva regionale, quelle dei calciatori in campo e dei giornalisti in tribuna stampa

Primo appuntamento del nuovo anno con Domeniche Bestiali, e purtroppo si parte con la cattiva notizia del rinvio dei campionati minori causa covid: ancora… ma noi siamo come i bomber di terza categoria, non ci ritiriamo. È nostro dovere continuare a portare con noi quei valori proprio come fanno gli addetti alla sicurezza dei campi di periferia, come fanno arbitri come noi stanchi di vedere partite di sane mazzate e scostumatezza rinviate. Ma confidiamo che sia una pausa breve (noi però non ci fermiamo), dai colori della provincia…o almeno quella italiana, perché le chicche che arrivano dalla provincia estera, come vedremo, continueranno a farci compagnia.

FUGA PER LA VITTORIA
Di storie avvincenti di fughe è piena la storia del cinema. Un nuovo episodio arriva dal mondo dei dilettanti abruzzese. Un addetto ai rapporti con l’arbitro del Pianella, squadra di Promozione, squalificato fino al 20 marzo: “Per grave comportamento antisportivo perché in qualità di addetto all’arbitro veniva espulso nel corso della gara per proteste, alla notifica del provvedimento disciplinare minacciava l’arbitro di non riconsegnargli le chiavi dell’automobile che aveva preso in custodia. Al termine dell’incontro, si allontanava dall’impianto sportivo non riconsegnando le suddette chiavi all’arbitro, tornando indietro soltanto dopo essere stato richiamato dal Capitano della squadra locale”. Coerenza: a noi piace.

FISCHIETTO E MASCHERINA
Il covid ha stancato, lo abbiamo detto: vogliamo partite, mazzate, scostumatezza libera. E condividono il nostro pensiero anche gli arbitri: in Tunisia un direttore di gara, stanco dell’indisciplina di molti che non usando mascherina e precauzioni causano la circolazione indisturbata del virus, è sceso in strada in divisa affibbiando cartellini gialli e rossi a seconda della gravità dei comportamenti scorretti, e cartellini blu per quelli corretti… Ora…immaginatelo in giro per una qualsiasi città italiana. Fine.

L’OSCENO DEL VILLAGGIO
La punizione dal limite e i calciatori della squadra che attacca che si prendono per mano e saltellano facendo il girotondo in campo… È quanto si è visto durante una partita di calcio giovanile in Giappone (sì, quello di Holly e Benji praticamente), con i ragazzi della Takagawa Gakuen High School che hanno messo in pratica lo schema contro i rivali della Seiryo School di Kanazawa. E hanno pure segnato. Ora: immaginate che su un campo dilettantistico italiano qualsiasi una squadra comincia a fare il girotondo e poi segna anche. Fine.

CINQUANTA SFUMATURE DI BLU
Chi oserebbe mai di questi tempi mettere in discussione la cromoterapia? Per carità. E se poi sono gli arbitri a mettere in pratica questa “scienza” cosa vuoi dirgli? A qualcuno non piace il blu, non va utilizzato ed è disturbante durante il lavoro. Perciò è stata comminata una multa da 50 euro alla società pugliese della Gioventù Palagiano: “ Propri tifosi accendevano un fumogeno blu dagli spalti”. Fosse stato rosso nessun problema: ma blu proprio no!