Il rafforzamento dell’economia e la corsa dell’inflazione potrebbero tradursi in aumento dei tassi di interesse prima e più velocemente del previsto. Lo anticipa la Fed nei verbali della riunione del 14 e 15 dicembre, lasciando intendere che c’è la possibilità di una stretta in tempi più ravvicinati rispetto alle attese. La svolta da “falco” ha subito gelato le borse Usa, seguite a ruota da quelle europee che giovedì mattina hanno aperto in rosso interrompendo il rally di inizio anno. “L’outlook per l’economia, il mercato del lavoro e l’inflazione potrebbe giustificare un aumento dei tassi prima e più velocemente di quanto anticipato”, si legge nei verbali. L’incertezza resta comunque elevata anche per l’emergere della variante Omicron. Molti membri del braccio operativo della Fed, però, hanno osservato che “non vedono ancora la nuova variante come un’alterazione fondamentale del percorso della ripresa economica negli Stati Uniti”.
Le minute della banca centrale lasciano intravedere la possibilità di una stretta più aggressiva del previsto, seguita “poco dopo” dall’avvio della riduzione del bilancio della Fed. Alcuni membri “giudicano che una politica meno accomodante potrebbe essere giustificata” e che la Fed dovrebbe impegnarsi in modo “forte” nell’affrontare e combattere le “elevate pressioni inflazionistiche”. Pur anticipando un “calo significativo” dei prezzi nel 2022 con il diminuire delle tensione sulle catane di approvvigionamento, “quasi tutti i componenti hanno rivisto al rialzo le stime dell’inflazione per quest’anno e molti anche per il 2023”, precisano i verbali della Fed.
I verbali hanno colto di sorpresa Wall Street, già impegnata a digerire gli effetti della variante Omicron sull’economia. Il timore è che la Fed decida di procedere con quattro rialzi dei tassi quest’anno, di cui il primo in marzo. L’ipotesi è una doccia fredda per gli investitori, che attendono ora l’audizione della prossima settimana di Jerome Powell in Congresso nella speranza di un chiarimento della tabella di marcia che la Fed intende seguire e di certezze. Le minute hanno innescato un ennesimo rialzo dei tassi dei Treasuries Usa che sono saliti ieri all’1,70%. Oggi i rendimenti decennali avanzano fino all’1,7281%, mentre quelli a 30 anni salgono al 2,12%. Commentando quanto emerso dai verbali, l’economista di Bloomberg Yelene Shulyatyeba ha fatto notare che “le parole degli esponenti del Fomc sul mercato del lavoro suggeriscono che, a loro avviso, l’economia sia molto vicina alla massima occupazione o che l’abbia già raggiunta”. Di conseguenza, “è possibile che l’economia abbia centrato l’obiettivo della piena occupazione in anticipo, a fronte di una forza lavoro inferiore rispetto a quanto precedentemente previsto, il che significa che c’è bisogno di una politica più restrittiva prima di quanto anticipato”.
Economia
La Fed apre a un aumento dei tassi di interesse “prima e più velocemente” del previsto. La prospettiva di una stretta spaventa le Borse
Pur anticipando un "calo significativo" dei prezzi nel 2022 con il diminuire delle tensione sulle catane di approvvigionamento, "quasi tutti i componenti hanno rivisto al rialzo le stime dell’inflazione per quest’anno e molti anche per il 2023", si legge nei verbali della banca centrale Usa. E la variante Omicron non viene considerata "un’alterazione fondamentale del percorso della ripresa economica negli Stati Uniti"
Il rafforzamento dell’economia e la corsa dell’inflazione potrebbero tradursi in aumento dei tassi di interesse prima e più velocemente del previsto. Lo anticipa la Fed nei verbali della riunione del 14 e 15 dicembre, lasciando intendere che c’è la possibilità di una stretta in tempi più ravvicinati rispetto alle attese. La svolta da “falco” ha subito gelato le borse Usa, seguite a ruota da quelle europee che giovedì mattina hanno aperto in rosso interrompendo il rally di inizio anno. “L’outlook per l’economia, il mercato del lavoro e l’inflazione potrebbe giustificare un aumento dei tassi prima e più velocemente di quanto anticipato”, si legge nei verbali. L’incertezza resta comunque elevata anche per l’emergere della variante Omicron. Molti membri del braccio operativo della Fed, però, hanno osservato che “non vedono ancora la nuova variante come un’alterazione fondamentale del percorso della ripresa economica negli Stati Uniti”.
Le minute della banca centrale lasciano intravedere la possibilità di una stretta più aggressiva del previsto, seguita “poco dopo” dall’avvio della riduzione del bilancio della Fed. Alcuni membri “giudicano che una politica meno accomodante potrebbe essere giustificata” e che la Fed dovrebbe impegnarsi in modo “forte” nell’affrontare e combattere le “elevate pressioni inflazionistiche”. Pur anticipando un “calo significativo” dei prezzi nel 2022 con il diminuire delle tensione sulle catane di approvvigionamento, “quasi tutti i componenti hanno rivisto al rialzo le stime dell’inflazione per quest’anno e molti anche per il 2023”, precisano i verbali della Fed.
I verbali hanno colto di sorpresa Wall Street, già impegnata a digerire gli effetti della variante Omicron sull’economia. Il timore è che la Fed decida di procedere con quattro rialzi dei tassi quest’anno, di cui il primo in marzo. L’ipotesi è una doccia fredda per gli investitori, che attendono ora l’audizione della prossima settimana di Jerome Powell in Congresso nella speranza di un chiarimento della tabella di marcia che la Fed intende seguire e di certezze. Le minute hanno innescato un ennesimo rialzo dei tassi dei Treasuries Usa che sono saliti ieri all’1,70%. Oggi i rendimenti decennali avanzano fino all’1,7281%, mentre quelli a 30 anni salgono al 2,12%. Commentando quanto emerso dai verbali, l’economista di Bloomberg Yelene Shulyatyeba ha fatto notare che “le parole degli esponenti del Fomc sul mercato del lavoro suggeriscono che, a loro avviso, l’economia sia molto vicina alla massima occupazione o che l’abbia già raggiunta”. Di conseguenza, “è possibile che l’economia abbia centrato l’obiettivo della piena occupazione in anticipo, a fronte di una forza lavoro inferiore rispetto a quanto precedentemente previsto, il che significa che c’è bisogno di una politica più restrittiva prima di quanto anticipato”.
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Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Proprio perché sono una patriota metterò questa nazione in sicurezza, perché come dice la nostra Costituzione difendere la Patria è un sacro dovere del cittadino". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella replica al Senato sulle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - Sulla compattezza della maggioranza "vedremo anche oggi con il voto. Vi consiglio di concentrarvi un pochino sulla compattezza dell'opposizione e anche nei partiti all'interno dell'opposizione". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella replica al Senato sulle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Abbiamo degli obblighi internazionali, quando il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha sottoscritto in più di un'occasione l'impegno ad arrivare al 2 per cento del Prodotto interno lordo in difesa 2020-2021, che significava al tempo circa 15 miliardi di euro, perché l'ha fatto se non era d'accordo? Volevate compiacere qualcuno?". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella replica al Senato sulle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - “Taranto ha vissuto anni di promesse non mantenute, scelte sbagliate e amministrazioni poco efficaci. Oggi, in un’epoca in cui la tecnologia sta migliorando ogni aspetto della nostra vita, perché non dovrebbe fare lo stesso con la politica? È proprio da questa riflessione che nasce Anna Luce D’Amico, la prima candidata sindaca nata grazie al contributo dell’Intelligenza Artificiale e pensata per portare efficienza, trasparenza e dati concreti al servizio della città”. Lo annuncia in una nota un gruppo di professionisti della comunicazione che lavorano in aziende ed enti su tutto il territorio nazionale ma che hanno in comune la provenienza dalla città pugliese o l’amore per Taranto.
“Anna Luce D’Amico - continua la nota - non è una politica come le altre. Non ha legami con partiti, lobby o vecchie logiche di potere. Non fa promesse irrealizzabili e non scende a compromessi con i giochi di palazzo. Si concentra su soluzioni, non su scuse. Analizza i problemi senza cercare colpevoli. La sua candidatura rappresenta un esperimento innovativo che solleva una domanda fondamentale: se l’Intelligenza Artificiale può migliorare la medicina, la mobilità e l’industria, perché non dovrebbe supportare il governo di una città? Taranto merita un’amministrazione che si basi sui dati e non sulle ideologie, che prenda decisioni fondate su fatti concreti piuttosto che su favoritismi”.Per quanto riguarda il programma della candidata sindaco, le priorità di Anna Luce D’amico saranno “la tutela della salute e dell’ambiente, con decisioni basate su dati scientifici per garantire una bonifica efficace del territorio e una qualità della vita migliore. L’attenzione al lavoro e all’economia si traduce in un piano di sostegno alle piccole imprese, nella promozione di una riconversione industriale sostenibile e in una politica di sviluppo che favorisca l’occupazione senza compromettere la salute pubblica”.
Ma anche la trasparenza e la partecipazione sono al centro della visione politica di Anna Luce D’Amico: il suo obiettivo è “creare un’amministrazione priva di favoritismi, dove i cittadini siano protagonisti grazie a strumenti digitali che favoriscano il coinvolgimento diretto e un sistema di bilancio partecipativo. La tecnologia diventa un alleato per migliorare la gestione della città, dalla viabilità ai servizi pubblici, assicurando una governance più efficiente e focalizzata sul benessere collettivo. La candidatura di Anna Luce D’Amico - in conclusione della nota - non è solo una sfida elettorale, ma un’opportunità per elevare il dibattito politico a Taranto e in tutta Italia".
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Penso che dare stabilità al sistema politico sia uno dei migliori lasciti che possiamo dare a questo Paese". Il premierato "non è una riforma che sto facendo per questo Governo", serve "a imprese a famiglie". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella replica al Senato sulle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "La manovra correttiva non è nei radar del Governo, ci sono indicatori che dicono che in una situazione complessa l'Italia va meglio di altri partner, non dobbiamo fare trionfalismo". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella replica al Senato sulle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - Sui dazi "ci sono dei margini per trovare una quadratura, non siamo fermi a guardare, siamo una nazione per cui è fondamentale l'export, per noi la materia è molto importante. Non ho certezze, dico che la materia è molto complessa, bisogna ragionare in maniera pragmatica e non rispondere per istinto, altrimenti rischieremmo di crearci più problemi". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella replica al Senato sulle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo.