La procura di Padova ha aperto un fascicolo con minacce a carico di ignoti. "Tranquilla, non morirà nessuno ma due pallottole calibro 22 nella pancia e nelle ginocchia non uccidono, fanno solo un gran male", si legge nel biglietto scritto a macchina, come riporta il Corriere della Sera. L'esperta ha però dichiarato che non si lascerà intimidire continuando per la sua strada. Solidarietà da Luca Zaia ed Enrico Letta
“I bambini non si toccano. Se non cambia le sue interviste dicendo che i bambini non vanno vaccinati saremo ben lieti di colpire lei e la sua famiglia“. L’immunologa Antonella Viola è finita sotto scorta dopo aver ricevuto una lettera di minacce dai No Vax contenente anche un proiettile. La lettera è arrivata due giorni fa nel suo ufficio di Padova, all’istituto di Ricerca Pediatrica Città della speranza.
“I bambini non si toccano. Basti pensare agli effetti neurotossici e cardiotossici. Se non cambia le sue interviste dicendo che i bambini non vanno vaccinati saremo ben lieti di colpire lei e la sua famiglia. Tranquilla, non morirà nessuno ma due pallottole calibro 22 nella pancia e nelle ginocchia non uccidono, fanno solo un gran male. Non seguiranno altri comunicati”, è il messaggio completo arrivato alla professoressa secondo quanto riporta il Corriere della Sera. La notizia è stata confermata da fonti della procura di Padova che ha aperto un fascicolo per minacce, a carico di ignoti. La missiva, scritta a macchina, e il proiettile, sono stati sequestrati.
Ad aprire il messaggio è stata una collaboratrice di Viola che ha poi sporto denuncia ai carabinieri di Padova: la notizia delle minacce è stata discussa in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto ieri a Padova; il provvedimento di scorta è stato firmato dal prefetto Raffaele Grassi, e dalla prefettura patavina l’informazione è passata all’Ucis, Ufficio centrale interforze per la sicurezza personale di Roma.
“Sto bene, sono in vacanza con la famiglia, mi fido delle forze dell’ordine – dichiara Viola all’Ansa – a chi ha scritto il messaggio dico che vuole il male dei bambini, vuole farli ammalare e soffrire. E che invece io continuerò a consigliare ai genitori di vaccinare i propri figli perché è giusto così”. Su La Stampa, la professoressa di Patologia generale all’Università di Padova, chiarisce che non si lascerà intimidire. Il clima d’odio e violenza che “queste persone che si definiscono No Vax tentano di generare”, ha sottolineato la scienziata al quotidiano torinese “è inaccettabile”. “Nel loro delirio complottista, i No Vax hanno scelto noi scienziati come nemici, bersagli della loro rabbia inutili”, continua, sottolineando che, secondo lei, si è arrivato a questo “anche grazie a quella parte della politica che strizza l’occhio a chi grida ‘giù le mani dai bambini’ o stupidaggini di questo tipo”. “Siamo al punto che si rischia di finire sotto scorta per aver parlato di scienza e salute, per aver detto che tra una malattia potenzialmente grave e un vaccino sicuro non c’è discussione che tenga”, aggiunge. Viola non nasconde “l’amarezza”: “Sono due anni che tra laboratorio e divulgazione faccio del mio meglio per accompagnare gli italiani in questa tempesta, per rassicurarli, per dare loro informazioni corrette – prosegue – E so che questo impegno ha un senso, che raccontare le ragioni scientifiche alla base delle decisioni politiche è importante, che la persuasione è sempre lo strumento migliore perché basato su fiducia e libertà. Ma di fronte a gente che è così stupida, cattiva, violenta, meschina da arrivare alle minacce non c’è nulla da fare se non imporre la strada della razionalità”.
Immediata la solidarietà arrivata all’esperta, da Luca Zaia a Enrico Letta. “Mi sento dire forza Antonella Viola, da oggi sotto protezione. Nonostante le intimidazioni e le minacce continui a dire la sua, nell’interesse della scienza e dei più deboli”, ha scritto il leader del Pd su Twitter. “Esprimo ad Antonella Viola tutta la mia solidarietà, umana e istituzionale. Mai avrei pensato che in un Paese civile si potesse arrivare a minacciare una scienziata che, come molti altri, sta combattendo in prima persona per curare e salvare vite dall’attacco del Covid – ha detto il presidente del Veneto – Purtroppo dobbiamo prendere atto che alcune frange della popolazione si sono lasciate andare in una sorta di conflitto sociale contro chiunque si adoperi per arrivare a sconfiggere il virus triste e preoccupante, ma è così, e la risposta è una sola: continuare nella battaglia, nella ricerca, nella cura, nel lavoro per affermare la fondamentale cultura della salute pubblica come bene primario di ogni cittadino”. La professoressa Viola “non è sola – conclude il governatore – perché al suo fianco ci siamo praticamente tutti. Tutti quelli che, a cominciare dai semplici cittadini, non chiedono altro che di sconfiggere per sempre il Covid e sono grati a chi si impegna in trincea, come Antonella Viola e molti altri, medici, ricercatori, scienziati, amministratori”.