“Devo constatare con grande amarezza che l’Italia ha perduto tre mesi di tempo senza fare niente. Abbiamo bruciato una condizione di relativo vantaggio rispetto agli altri paesi europei. Ci siamo autoesaltati e autoconsolati. Abbiamo perso mesi preziosi, seguendo la linea delle mezze misure e assumendo tempi lunghissimi di decisioni”. È il duro attacco del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, al governo. Una situazione, secondo De Luca, “determinata dal fatto che il nostro Governo ha delle contraddizioni interne e c’è una forza politica di governo e una di opposizione, la Lega e Fratelli d’Italia, che in buona sostanza sono collocati contro una linea di prevenzione del contagio”.

Parlando delle misure assunte, De Luca continua, sottolineando che è stato introdotto “l’obbligo di vaccinazione per gli ultra cinquantenni ma non si sa quando diventa operativa. Tempo perso in maniera irresponsabile”. “Sarà pubblicato a minuti il decreto legge che contiene queste misure ma già solo annunciare che diventa effettivo fra un mese e mezzo, significa arrivare a 2 milioni di contagiati in più, stiamo prendendo in giro l’Italia“, affonda. Per la verità fonti di governo hanno spiegato che l’obbligo scatterà subito dopo la pubblicazione del decreto, mentre le multe partiranno dall’1 febbraio.

Il governatore poi prosegue il suo attacco: “Si introduce l’obbligo di green pass per barbieri, parrucchieri, estetiste. E chi deve fare i controlli? Il barbiere? Il livello di demenzialità di queste misure è al di là di ogni immaginazione”. Il discorso non cambia per il tema quarantene del quale, secondo De Luca, “non si capisce niente”. “Sono misure assolutamente ingestibili, l’unica cosa chiara è che quando i contagi arrivano all’ordine delle centinaia di migliaia non puoi fare più il tracciamento, cioè non puoi andare a vedere quali sono i contatti avuti dalla persona positiva. In buona sostanza si è accettato il dato di fatto che anche i positivi possono circolare“.

Tra le cose “incredibili dal punto di vista della stupidità”, De Luca cita le discoteche, chiuse “senza però bloccare la movida nei fine settimana” e “consentendo la presenza negli stadi per il 50%”. “La situazione di fatto – prosegue – è come se in Italia avessimo avuto un crollo politico psicologico. Come se di fronte alla valanga di nuovi contagi ci si fosse rassegnati al fatto che il contagio ce lo dobbiamo prendere tutti“. Questo, spiega, “diventa un alibi per non prendere decisioni per contenere la diffusione del contagio”. E riguardo al “luogo comune” sul fatto che “la variante Omicron sia poco aggressiva”, De Luca conclude: “Quando arrivi a 200-300mila contagiati, sarà pure meno grave, ma le percentuali di presenza negli ospedali sono tali che alla fine sarai costretto ad accogliere solo malati Covid con una ricaduta drammatica sui malati non Covid”.

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