Decine di politici e neo deputati di Hong Kong sono stati messi in quarantena dopo un caso di Covid legato a una festa di compleanno a cui hanno partecipato molti esponenti dell’élite cittadina, mettendo a rischio la prima riunione della prossima settimana del parlamentino locale rinnovato a fine 2021. Ben 19 deputati sui 90 totali del Consiglio legislativo erano tra le 170 persone che hanno partecipato alla festa di compleanno di Witman Hung, rappresentante di Hong Kong nel Congresso nazionale del popolo di Pechino, malgrado le regole draconiane contro la temuta ondata di variante Omicron. Tra loro c’erano il segretario agli affari interni Caspar Tsui e il commissario di polizia Raymond Siu, ha dichiarato la Carrie Lam, capo esecutivo dell’ex colonia britannica.

Lo scandalo sta scatenando la rabbia dei cittadini a Hong Kong che ha attuato nei mesi scorsi una rigorosa strategia di azzeramento del Covid. Questa settimana, a causa dell’aumento dei casi di Omicron, è stato vietato anche di cenare al chiuso dopo le 18. Ad oggi ci sono 140 casi di Omicron a Hong Kong, ha affermato il governo. La rabbia dei cittadini è comprensibile anche in relazione al fatto che, sempre con la scusa delle restrizioni anti-pandemiche per combattere il Covid-19, il governo aveva vietato le manifestazioni pacifiche pro-democrazia e quelle in ricordo dei fatti di piazza Tienanmen, condannando nel mese di dicembre tre attivisti per una veglia pacifica.

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