In Africa si vaccina meno ma ci sono pochi morti: modestamente, me lo aspettavo
Ho letto con stupore un fondo di Federico Rampini sul Corriere della Sera. Provo a sintetizzarlo: in Africa ci sono pochi morti per Covid-19 anche se le campagne vaccinali sono praticamente inesistenti. Questo è un dato di fatto. Per Rampini questo va contro ogni previsione: se le campagne vaccinali sono inesistenti ci dovrebbero essere tanti morti. Come mai questa facile previsione non si è avverata? La spiegazione di Rampini è che in Africa ci sono tantissimi giovani perché lì la natalità è molto alta mentre, si sa, in Europa abbiamo smesso di figliare come conigli (per usare una frase di Francesco).
Modestamente, anche se non l’ho scritto da nessuna parte, mi aspettavo che il Covid non avrebbe avuto grandi effetti in Africa, ma per motivi opposti a quelli invocati da Rampini. L’aspettativa di vita in Africa varia dai 78 anni dell’Algeria ai 53 del Lesotho, mentre in Europa va dagli 89 anni di Monaco ai 72 della Moldavia. In Italia è di 83 anni. Se in Africa si vive una vita breve è ovvio che ci siano pochi anziani: si muore prima di diventare anziani. E questo fa sì che l’età media sia molto bassa. Da noi l’età media è alta perché viviamo a lungo: è per questo che ci sono tanti anziani! Ora guardiamo il grafico delle classi di età colpite da mortalità da Covid: le classi più colpite sono al di sopra dei 60 anni. Pochi africani ci arrivano.
La tragedia africana non consiste nella possibile mortalità da Covid, ma nella tangibile mortalità che toglie decenni di vita agli africani, per carenze alimentari, per scarsa igiene, per carenze dei sistemi sanitari. I paesi con alta mortalità compensano con alta natalità, mentre quelli con bassa mortalità diminuiscono la natalità, anche a causa della diversa condizione femminile: le donne non sono macchine per fare figli. Studiano, lavorano, hanno ambizioni e, per perseguire i loro progetti, rimandano la prima riproduzione. Il che diminuisce radicalmente la natalità. Da una parte si dice che il pianeta non ce la fa a sostenere i miliardi di umani che lo abitano e, dall’altra, si grida alla decadenza della specie se si fanno meno figli. E addirittura si afferma che la crescita demografica è un’assicurazione contro il Covid. Mah…
In Africa, inoltre, non mi risulta esistano molti centri per anziani. I pochi anziani restano in famiglia e non sono concentrati in strutture dove, se se ne ammala uno, infetta tutti gli altri. Risulta quindi più difficile che si propaghi il contagio.
Ho già parlato di questi argomenti in un altro post e non mi pare sia il caso di ripetere gli stessi ragionamenti. Però continuo a leggere commenti sul disastro dovuto alla denatalità nel nostro paese. Incluso quello che da noi sono in tanti a morire perché ci sono pochi giovani. Ma su! Da noi si muore molto perché ci sono tanti vecchi. Federico Rampini è del 1956, ha 65 anni. Se, invece di nascere a Genova, come me, fosse nato a Lagos, in Nigeria, sarebbe statisticamente morto da cinque anni, visto che in Nigeria l’aspettativa di vita è di 60 anni. Io sarei morto da quasi undici anni, visto che tra poco ne compirò 71 (il 13 febbraio). E da noi ci sono tanti vecchi perché l’aspettativa di vita è alta, grazie alla dieta, a un sistema sanitario che, pur con tutte le sue inefficienze, dà comunque buona prova di sé e a un’accettabile salubrità ambientale, soprattutto nelle abitazioni.
Tutto bene, allora? Veramente mi spaventa un po’ l’eventualità di avere un fine vita da persona incapace di badare a se stessa, costretto in un letto, col pannolone. Preferirei vivere qualche anno in meno e morire nel (quasi) pieno possesso delle mie facoltà corporali e mentali. Pare che il fine della medicina sia di rimuovere tutte le cause di morte, il che si traduce in una speranza di immortalità (Berlusconi docet). Se le due o tre pastigliette quotidiane mi impediscono di schiattare per la pressione arteriosa troppo alta, e mi permettono di vivere normalmente, non ci sono problemi. Ma l’accanimento terapeutico penso non sia decoroso.
Oh! vedremo quando sarà il momento… magari cambierò idea e mi attaccherò alle flebo e alle poltrone a rotelle, sperando di vivere qualche momento in più. In effetti sono una persona curiosa, e mi dispiacerà non assistere quanto più possibile allo svolgersi della storia.
Stiamo vivendo un momento molto interessante, un momento di grandi possibilità di cambiamento. È tutta la vita che dico che dobbiamo fare un nuovo patto verde, che dobbiamo perseguire la transizione ecologica, e ora pare che ce ne sia la volontà. Ma poi… il ministro per la Transizione Ecologica lavorava per la Leonardo, prima di fare il ministro, e Leonardo fa affari con il nucleare. Pare che per fare la transizione ecologica il ministro stia proponendo il nucleare… Riuscirà nel suo intento? Sono davvero curioso di vedere come saranno accolte queste acrobazie logiche, e questo slalom attraverso i conflitti di interesse.
Come andrà a finire? I dieci anni che mi restano da vivere saranno cruciali per il destino dell’umanità, pare. Mi sento un privilegiato a potermi attendere di vederli, forte dei miei tre vaccini. Anche se le mie previsioni non sono rosee: tutto questo ambientalismo si sta rivelando un bluff. Le faine sono a guardia del pollaio, e i polli sono tutti contenti. Come sempre.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - Domani giovedì 27 febbraio alle ore 11 si terrà alla Camera dei deputati, Sala Berlinguer (via Uffici del Vicario, 21) la conferenza stampa su "La risposta al caro bollette esiste: il governo ci ascolti".
Le proposte saranno illustrate da Annalisa Corrado, responsabile Conversione ecologica, clima, green economy e agenda 2030 nella segreteria del Pd, da Enrico Cappelletti, parlamentare M5S e da Luana Zanella, capogruppo AVS alla Camera dei Deputati. Saranno presenti le associazioni di consumatori, le organizzazioni sindacali, le associazioni di categoria e del terzo settore.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - "Trump annuncia dazi per il 25% per l'Unione Europea: una guerra commerciale che pagheranno imprese e lavoratori italiani. E' finito per Giorgia Meloni il tempo dei tentennamento, deve scegliere che parte stare". Lo dice la segretaria del Pd, Elly Schlein, parlando con i cronisti alla Camera.
"Dopo il silenzio imbarazzante di questi giorni di attacchi di Trump su Unione Europa e Ucraina, ora dica da che parte sta perché questa guerra commerciale saranno imprese, lavoratrici e lavoratori a pagarla".
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - La Camera ha approvato la pdl sulla partecipazione dei lavoratori con 163 sì. I voti contrari sono stati 40, 57 gli astenuti.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - “Siamo davanti a un provvedimento stravolto dalla maggioranza rispetto alla sua versione iniziale. Il M5S è nato tra la gente: da sempre abbiamo mostrato attenzione e rispetto per le proposte di legge di iniziativa popolare, com’era questa. Oggi però ci troviamo a votare un testo che tradisce il dettato costituzionale e piccona la contrattazione collettiva. Votiamo convintamente no”. Così la capogruppo del M5S in commissione Lavoro, Valentina Barzotti, durante la dichiarazione di voto sulla pdl per la partecipazione dei lavoratori alla governance dell’impresa.
“Questa pdl - ha ripreso - stravolge tutti i principi posti a regola dall’Ue sulla partecipazione. Noi ritenevamo dovesse essere la contrattazione a incoraggiare i lavoratori alla partecipazione, invece saranno le aziende a determinare unilateralmente, sulla base degli statuti, come essi devono farlo. Addirittura c’è la possibilità di sostituire i premi di risultato con delle azioni: una previsione che riteniamo pericolosissima. In un momento simile sarebbe servito incentivare altri strumenti e meccanismi, come i workers buyout e il salario minimo e non questo clamoroso imbroglio”, ha concluso Barzotti.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - “Una domanda a Stroppa: cosa si intende con ‘altro’?”. Così il deputato democratico Alberto Pandolfo, firmatario degli emendamenti approvati in Commissione Attività Produttive alla Camera sulla legge spazio, replica al referente italiano di Elon Musk, Andrea Stroppa, che in un appello a FdI ha dichiarato: "Non ci chiamino più per convegni o altro".
“È interessante sapere – chiede Pandolfo – a cosa si riferisca Stroppa con quel ‘altro’, perché, detta così, sembra quasi che ci siano state delle interlocuzioni o delle collaborazioni tra le aziende di Musk e il partito della presidente del Consiglio che noi non conosciamo. Le sorelle Meloni dovrebbero fare chiarezza su questo aspetto che getta una inquietante ombra sui rapporti tra FdI e le aziende di Musk”.
Roma, 26 feb. - (Adnkronos) - "L'implementazione efficiente delle misure antiriciclaggio e di contrasto al finanziamento del terrorismo rimane problematica" ma "sebbene siamo tutti d'accordo sul fatto che non si possa scendere a compromessi sull'integrità del sistema di pagamento, c'è sicuramente spazio" per migliorare i processi. Lo ha sottolineato il governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, nel suo intervento a un evento sui pagamenti transfrontalieri, nel quadro del G20 in Sudafrica.
Panetta ha ricordato gli "oneri e costi aggiuntivi per i fornitori di servizi di pagamento che alla fine ricadono sull'utente finale" prodotti dalle "misure di gestione dei flussi di capitale" e dal fatto che "molte valute dei mercati emergenti non possono essere facilmente scambiate tra loro". Un utente finale, ha aggiunto, penalizzato anche "dall'assenza di interoperabilità tra le soluzioni di pagamento nazionali".
Di qui, per Panetta "l'importanza di concentrarsi sui miglioramenti dei sistemi nazionali per consentire i pagamenti transfrontalieri: standardizzazione, cooperazione e innovazione sono quegli strumenti che rendono i sistemi di pagamento nazionali "adatti" ai pagamenti transfrontalieri". "Attraverso la collaborazione possiamo stabilire le giuste coordinate, anche se abbiamo punti di partenza diversi, orientandoci insieme verso un ecosistema di pagamento più integrato ed efficiente" ha concluso il governatore della Banca d'Italia.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - "Siamo soddisfatti delle parole del ministro Schillaci: il governo, nella sua decisione di equiparare medici generici e specializzandi trasformando il corso di formazione per i medici di medicina generale in una vera e propria scuola di specializzazione, accoglie le nostre proposte". Lo ha detto il presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi durante il Question Time alla Camera.
"È una svolta necessaria per garantire la qualità dell’assistenza e la dignità della professione, un tema che Noi Moderati ha portato all’attenzione del Parlamento con forza e determinazione. La medicina di prossimità, il medico di famiglia hanno un’importanza fondamentale; questa riforma finalmente lo riconosce. Durante la pandemia, abbiamo compreso quanto fosse cruciale il ruolo del medico di famiglia, e oggi il governo sta andando nella giusta direzione per valorizzarlo e rafforzarlo”.
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Ferdinando Boero
Naturalista
Società - 8 Gennaio 2022
In Africa si vaccina meno ma ci sono pochi morti: modestamente, me lo aspettavo
Ho letto con stupore un fondo di Federico Rampini sul Corriere della Sera. Provo a sintetizzarlo: in Africa ci sono pochi morti per Covid-19 anche se le campagne vaccinali sono praticamente inesistenti. Questo è un dato di fatto. Per Rampini questo va contro ogni previsione: se le campagne vaccinali sono inesistenti ci dovrebbero essere tanti morti. Come mai questa facile previsione non si è avverata? La spiegazione di Rampini è che in Africa ci sono tantissimi giovani perché lì la natalità è molto alta mentre, si sa, in Europa abbiamo smesso di figliare come conigli (per usare una frase di Francesco).
Modestamente, anche se non l’ho scritto da nessuna parte, mi aspettavo che il Covid non avrebbe avuto grandi effetti in Africa, ma per motivi opposti a quelli invocati da Rampini. L’aspettativa di vita in Africa varia dai 78 anni dell’Algeria ai 53 del Lesotho, mentre in Europa va dagli 89 anni di Monaco ai 72 della Moldavia. In Italia è di 83 anni. Se in Africa si vive una vita breve è ovvio che ci siano pochi anziani: si muore prima di diventare anziani. E questo fa sì che l’età media sia molto bassa. Da noi l’età media è alta perché viviamo a lungo: è per questo che ci sono tanti anziani! Ora guardiamo il grafico delle classi di età colpite da mortalità da Covid: le classi più colpite sono al di sopra dei 60 anni. Pochi africani ci arrivano.
La tragedia africana non consiste nella possibile mortalità da Covid, ma nella tangibile mortalità che toglie decenni di vita agli africani, per carenze alimentari, per scarsa igiene, per carenze dei sistemi sanitari. I paesi con alta mortalità compensano con alta natalità, mentre quelli con bassa mortalità diminuiscono la natalità, anche a causa della diversa condizione femminile: le donne non sono macchine per fare figli. Studiano, lavorano, hanno ambizioni e, per perseguire i loro progetti, rimandano la prima riproduzione. Il che diminuisce radicalmente la natalità. Da una parte si dice che il pianeta non ce la fa a sostenere i miliardi di umani che lo abitano e, dall’altra, si grida alla decadenza della specie se si fanno meno figli. E addirittura si afferma che la crescita demografica è un’assicurazione contro il Covid. Mah…
In Africa, inoltre, non mi risulta esistano molti centri per anziani. I pochi anziani restano in famiglia e non sono concentrati in strutture dove, se se ne ammala uno, infetta tutti gli altri. Risulta quindi più difficile che si propaghi il contagio.
Ho già parlato di questi argomenti in un altro post e non mi pare sia il caso di ripetere gli stessi ragionamenti. Però continuo a leggere commenti sul disastro dovuto alla denatalità nel nostro paese. Incluso quello che da noi sono in tanti a morire perché ci sono pochi giovani. Ma su! Da noi si muore molto perché ci sono tanti vecchi. Federico Rampini è del 1956, ha 65 anni. Se, invece di nascere a Genova, come me, fosse nato a Lagos, in Nigeria, sarebbe statisticamente morto da cinque anni, visto che in Nigeria l’aspettativa di vita è di 60 anni. Io sarei morto da quasi undici anni, visto che tra poco ne compirò 71 (il 13 febbraio). E da noi ci sono tanti vecchi perché l’aspettativa di vita è alta, grazie alla dieta, a un sistema sanitario che, pur con tutte le sue inefficienze, dà comunque buona prova di sé e a un’accettabile salubrità ambientale, soprattutto nelle abitazioni.
Tutto bene, allora? Veramente mi spaventa un po’ l’eventualità di avere un fine vita da persona incapace di badare a se stessa, costretto in un letto, col pannolone. Preferirei vivere qualche anno in meno e morire nel (quasi) pieno possesso delle mie facoltà corporali e mentali. Pare che il fine della medicina sia di rimuovere tutte le cause di morte, il che si traduce in una speranza di immortalità (Berlusconi docet). Se le due o tre pastigliette quotidiane mi impediscono di schiattare per la pressione arteriosa troppo alta, e mi permettono di vivere normalmente, non ci sono problemi. Ma l’accanimento terapeutico penso non sia decoroso.
Oh! vedremo quando sarà il momento… magari cambierò idea e mi attaccherò alle flebo e alle poltrone a rotelle, sperando di vivere qualche momento in più. In effetti sono una persona curiosa, e mi dispiacerà non assistere quanto più possibile allo svolgersi della storia.
Stiamo vivendo un momento molto interessante, un momento di grandi possibilità di cambiamento. È tutta la vita che dico che dobbiamo fare un nuovo patto verde, che dobbiamo perseguire la transizione ecologica, e ora pare che ce ne sia la volontà. Ma poi… il ministro per la Transizione Ecologica lavorava per la Leonardo, prima di fare il ministro, e Leonardo fa affari con il nucleare. Pare che per fare la transizione ecologica il ministro stia proponendo il nucleare… Riuscirà nel suo intento? Sono davvero curioso di vedere come saranno accolte queste acrobazie logiche, e questo slalom attraverso i conflitti di interesse.
Come andrà a finire? I dieci anni che mi restano da vivere saranno cruciali per il destino dell’umanità, pare. Mi sento un privilegiato a potermi attendere di vederli, forte dei miei tre vaccini. Anche se le mie previsioni non sono rosee: tutto questo ambientalismo si sta rivelando un bluff. Le faine sono a guardia del pollaio, e i polli sono tutti contenti. Come sempre.
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Le proposte saranno illustrate da Annalisa Corrado, responsabile Conversione ecologica, clima, green economy e agenda 2030 nella segreteria del Pd, da Enrico Cappelletti, parlamentare M5S e da Luana Zanella, capogruppo AVS alla Camera dei Deputati. Saranno presenti le associazioni di consumatori, le organizzazioni sindacali, le associazioni di categoria e del terzo settore.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - "Trump annuncia dazi per il 25% per l'Unione Europea: una guerra commerciale che pagheranno imprese e lavoratori italiani. E' finito per Giorgia Meloni il tempo dei tentennamento, deve scegliere che parte stare". Lo dice la segretaria del Pd, Elly Schlein, parlando con i cronisti alla Camera.
"Dopo il silenzio imbarazzante di questi giorni di attacchi di Trump su Unione Europa e Ucraina, ora dica da che parte sta perché questa guerra commerciale saranno imprese, lavoratrici e lavoratori a pagarla".
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - La Camera ha approvato la pdl sulla partecipazione dei lavoratori con 163 sì. I voti contrari sono stati 40, 57 gli astenuti.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - “Siamo davanti a un provvedimento stravolto dalla maggioranza rispetto alla sua versione iniziale. Il M5S è nato tra la gente: da sempre abbiamo mostrato attenzione e rispetto per le proposte di legge di iniziativa popolare, com’era questa. Oggi però ci troviamo a votare un testo che tradisce il dettato costituzionale e piccona la contrattazione collettiva. Votiamo convintamente no”. Così la capogruppo del M5S in commissione Lavoro, Valentina Barzotti, durante la dichiarazione di voto sulla pdl per la partecipazione dei lavoratori alla governance dell’impresa.
“Questa pdl - ha ripreso - stravolge tutti i principi posti a regola dall’Ue sulla partecipazione. Noi ritenevamo dovesse essere la contrattazione a incoraggiare i lavoratori alla partecipazione, invece saranno le aziende a determinare unilateralmente, sulla base degli statuti, come essi devono farlo. Addirittura c’è la possibilità di sostituire i premi di risultato con delle azioni: una previsione che riteniamo pericolosissima. In un momento simile sarebbe servito incentivare altri strumenti e meccanismi, come i workers buyout e il salario minimo e non questo clamoroso imbroglio”, ha concluso Barzotti.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - “Una domanda a Stroppa: cosa si intende con ‘altro’?”. Così il deputato democratico Alberto Pandolfo, firmatario degli emendamenti approvati in Commissione Attività Produttive alla Camera sulla legge spazio, replica al referente italiano di Elon Musk, Andrea Stroppa, che in un appello a FdI ha dichiarato: "Non ci chiamino più per convegni o altro".
“È interessante sapere – chiede Pandolfo – a cosa si riferisca Stroppa con quel ‘altro’, perché, detta così, sembra quasi che ci siano state delle interlocuzioni o delle collaborazioni tra le aziende di Musk e il partito della presidente del Consiglio che noi non conosciamo. Le sorelle Meloni dovrebbero fare chiarezza su questo aspetto che getta una inquietante ombra sui rapporti tra FdI e le aziende di Musk”.
Roma, 26 feb. - (Adnkronos) - "L'implementazione efficiente delle misure antiriciclaggio e di contrasto al finanziamento del terrorismo rimane problematica" ma "sebbene siamo tutti d'accordo sul fatto che non si possa scendere a compromessi sull'integrità del sistema di pagamento, c'è sicuramente spazio" per migliorare i processi. Lo ha sottolineato il governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, nel suo intervento a un evento sui pagamenti transfrontalieri, nel quadro del G20 in Sudafrica.
Panetta ha ricordato gli "oneri e costi aggiuntivi per i fornitori di servizi di pagamento che alla fine ricadono sull'utente finale" prodotti dalle "misure di gestione dei flussi di capitale" e dal fatto che "molte valute dei mercati emergenti non possono essere facilmente scambiate tra loro". Un utente finale, ha aggiunto, penalizzato anche "dall'assenza di interoperabilità tra le soluzioni di pagamento nazionali".
Di qui, per Panetta "l'importanza di concentrarsi sui miglioramenti dei sistemi nazionali per consentire i pagamenti transfrontalieri: standardizzazione, cooperazione e innovazione sono quegli strumenti che rendono i sistemi di pagamento nazionali "adatti" ai pagamenti transfrontalieri". "Attraverso la collaborazione possiamo stabilire le giuste coordinate, anche se abbiamo punti di partenza diversi, orientandoci insieme verso un ecosistema di pagamento più integrato ed efficiente" ha concluso il governatore della Banca d'Italia.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - "Siamo soddisfatti delle parole del ministro Schillaci: il governo, nella sua decisione di equiparare medici generici e specializzandi trasformando il corso di formazione per i medici di medicina generale in una vera e propria scuola di specializzazione, accoglie le nostre proposte". Lo ha detto il presidente di Noi Moderati Maurizio Lupi durante il Question Time alla Camera.
"È una svolta necessaria per garantire la qualità dell’assistenza e la dignità della professione, un tema che Noi Moderati ha portato all’attenzione del Parlamento con forza e determinazione. La medicina di prossimità, il medico di famiglia hanno un’importanza fondamentale; questa riforma finalmente lo riconosce. Durante la pandemia, abbiamo compreso quanto fosse cruciale il ruolo del medico di famiglia, e oggi il governo sta andando nella giusta direzione per valorizzarlo e rafforzarlo”.