Il 17enne Robert Trajkovich è stato trovato morto dopo essere stato strangolato nel sottoscala di un affittacamere a Trieste. Nella notte tra l’8 e il 9 gennaio, è stato sentito dai carabinieri il presunto omicida: l’interrogatori non ha potuto svolgersi subito perché il giovane ha accusato un malore ed è stato portato in ospedale. Il ragazzo 21enne è stato sentito in mattinata ed è stato disposto il fermo. Lunedì la Procura aprirà formalmente il fascicolo delle indagini preliminari, iscrivendo il reato di omicidio volontario. Sul posto erano intervenuti il medico legale e il magistrato di turno: sul corpo è stata disposta l’autopsia. Nella stanza non c’erano sostanze stupefacenti.

Il padre della vittima di origini serbe, Peter Trajkovich, ha riferito all’Ansa quella che è la prima ricostruzione fatta dagli investigatori. “Mio figlio è stato vittima di un’imboscata”, ha dichiarato. “Robert aveva un appuntamento con la sua ragazza. Il suo ex fidanzato, un 20enne di origini marocchine, era geloso. Gli ha teso un’imboscata. Robert aveva avvisato che stava arrivando dal rione di San Giacomo. L’ex ragazzo si trovava con la giovane. Quindi è sceso, gli sarebbe andato incontro e l’avrebbe strangolato. C’era anche un ragazzo romeno con lui. Non si sa se l’hanno messo in macchina o se l’hanno strangolato subito”.

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