Dalla laguna veneta alla Sicilia, passando per l’Arcipelago toscano, nelle scorse ore si erano scatenate le proteste dei no-vax isolani banditi dai mezzi pubblici con l’entrata in vigore dal 10 gennaio del super greenpass, definito “una chiara limitazione di diritti inalienabili alla mobilità dei cittadini delle isole minori che, per diverse ragioni di vita, necessitano di raggiungere la terraferma”. Rimostranze che il governo ha deciso di accogliere in parte: con un’Ordinanza del ministero della Salute, adottata su proposta del ministero dei Trasporti, ha stabilito una deroga all’obbligo di super greenpass. Per i soli motivi di salute e di studio, l’accesso ai mezzi pubblici per lo spostamento da e per isole minori sarà infatti possibile con il Green pass base e non rafforzato fino al 10 febbraio.

L’ordinanza, che decorre a partire dal 10 gennaio fino al 10 febbraio 2022, prevede il Graen pass base per “l’accesso e l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico per gli spostamenti da e per le isole minori e della Laguna di Venezia per documentati motivi di salute e di frequenza, per gli studenti di età pari o superiore ai 12 anni, dei corsi di scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado”, “fermo restando l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2“. Le disposizioni dell’ordinanza “si applicano anche alle regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano”.

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