L'uomo lavorava in un cantiere edile a Novate Milanese, nella provincia del capoluogo lombardo, quando la parte estrema del braccio scavatore si è staccata, colpendolo. Anche se è stato soccorso immediatamente, l'operaio è arrivato all'ospedale Niguarda di Milano già in arresto cardiaco. Gli operatori del 118 hanno provato a rianimarlo ma non c'è stato niente da fare
Un operaio di 63 anni è morto a Milano dopo essere stato colpito alla testa da una benna che si è staccata dall’escavatore. L’uomo stava lavorando in un cantiere edile a Novate Milanese, nella provincia del capoluogo lombardo, quando attorno alle 17 di lunedì 10 gennaio la parte estrema del braccio scavatore si è staccata, colpendolo. Anche se è stato soccorso immediatamente, l’operaio è arrivato all’ospedale Niguarda di Milano già in arresto cardiaco. Gli operatori del 118 hanno provato a rianimarlo, ma non c’è stato niente da fare.
Solo poche settimane fa, all’indomani del crollo della gru che a Torino ha ucciso tre operai il 18 dicembre, il direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro Bruno Giordano ha dichiarato al Tg3, che nove imprese edili su dieci non sono in regola. Le statistiche (ferme a ottobre) dicono che i morti sul lavoro nel settore dell’edilizia sono un decimo del totale del 2021 (98 su 1017). Poco dietro – tra i settori più rischiosi – ci sono trasporti e logistica. In quell’occasione il presidente della Repubblica Sergio Matterella ha definito gli incidenti sul lavoro “scandalosamente gravi”.