Ansiolitici, ketamina, cocaina e alcool, e poi l’eroina. Francesca Manfredi, 24 anni, morì tra il 22 e il 23 agosto del 2020, nella casa che condivideva con alcune persone a Brescia. Nel marzo del 2021 erano stati eseguiti alcuni arresti. Oggi il tribunale di Brescia ha assolto dall’accusa di omicidio preterintenzionale Michael Paloschi, che era accusato di aver iniettato la dose. La procura aveva chiesto la condanna a 12 anni. Assolta anche Francesca Rinaldi che era in casa con la 24enne e con Paloschi la notte in cui i tre abusarono di droga. Era indagata per omissione di soccorso. Assoluzione per morte come conseguenza di altro reato per Sara Reboldi che invece è stata condannata per spaccio. Tre condanne, tra i due mesi e l’anno e otto mesi sono state inflitte per spaccio nei confronti di Mario Mborja, Franci Gjana e Thomas Maroni.
Dalle indagini era emerso che la dose di eroina era stata divisa a metà: una parte l’aveva utilizzata Paloschi che l’aveva assunta iniettandosela, mentre l’altra parte Francesca l’aveva prima fumata e poi le era stata iniettata in vena. Secondo gli inquirenti era stato lui a iniettarla alla ragazza, probabilmente perché lei non aveva dimestichezza con quel genere di droga. Nel corso della notte la 24enne però aveva cominciato a stare male, in preda all’overdose: i presenti l’avevano messa in una vasca riempita di ghiaccio, con l’obiettivo di farle abbassare la temperatura. Quando alle nove del giorno successivo, era una domenica, gli amici si sono accorti che la ragazza era morta, avevano chiamato i soccorsi e nel frattempo – secondo l’accusa – si erano liberati delle siringhe utilizzate nel corso della notte.