Ancora un raid vandalico, dopo quello dell’ottobre scorso, nei locali del Centro Antiviolenza annesso al Centro di Accoglienza Padre Nostro fondato da don Pino Puglisi nel rione palermitano di Brancaccio. Alcuni sconosciuti hanno sfondato il vetro della porta secondaria che si affaccia in un piccolo cortile. Qui, da più di 7 anni, viene allestito il presepio che raffigura la natività. Il presidente del Centro di Accoglienza Maurizio Artale ha denunciato l’accaduto alle forze dell’ordine, che sono intervenute anche con l’aiuto della polizia scientifica. “Un brutto segnale – commenta Artale -, che certamente non farà intimorire le centinaia di volontari, operatori e soci che animano da 28 anni il Centro di Accoglienza Padre Nostro. Un gesto che sa di sfida e che vuole dimostrare che quando vogliono agiscono in maniera indisturbata, complici la solita indifferenza o omertà di chi sente, vede e non parla”.

“Noi – conclude il presidente del Centro – manterremo sempre lo stesso atteggiamento che ci ha insegnato il Beato Giuseppe Puglisi per essere esempio solido e concreto di quanti cercano la strada per la legalità, giustizia e “conversione di vita”. Siamo certi che le Istituzioni – in primis le forze dell’ordine – questa volta sapranno assicurare alla giustizia questi malviventi, perché non restino d’esempio di impunità in un quartiere come Brancaccio”. Nel 2019 gli atti vandalici coinvolsero invece la piazza di Palermo dove fu assassinato il sacerdote Puglisi: in quindici giorni se ne contarono in tutto otto, a opera di un gruppo di ragazzini dai 15 ai 17 anni.

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