Uno dei tre è stato arrestato poco dopo la fuga dai carabinieri di Avellino. Le forze dell'ordine sono ora sulle tracce degli altri due con posti di blocco nelle strade e controlli su bus e treni
Tre detenuti del carcere di Bellizzi, vicino ad Avellino, hanno scavalcato il muro di cinta e sono evasi nelle prime ore della notte tra il 10 e l’11 gennaio. Uno dei tre uomini, secondo i carabinieri un 45enne di origini albanese, è già stato catturato dai carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Avellino, avvertiti dalla polizia penitenziaria. Le forze dell’ordine, coordinate dalla Procura della Repubblica di Avellino, sono sulle tracce degli altri due uomini: Hassin Kilifi, 40enne marocchino e Florin Mocian, 22enne romeno, con posti di blocco nelle strade e controlli a tappeto su bus e treni.
Secondo le ricostruzioni della polizia penitenziaria avellinese un altro detenuto è rimasto nella cella, mentre gli altri tre hanno forato il muro della cella e, una volta fuori, si sono calati in strada con lenzuola annodate tra loro. Il presidente del sindacato di polizia penitenziaria Ussp, Giuseppe Moretti, e il segretario regionale della Campania, Ciro Auricchio, hanno espresso in una nota il loro disappunto. “Non dotare la polizia penitenziaria di idonee risorse umane e strumentali significa essere miopi rispetto a chi fa spregio delle leggi e delle regole penitenziarie e favorire colpevolmente evasioni e disordini ormai all’ordine del giorno”, scrivono i sindacalisti. “È da tempo che denunciamo lo stato di abbandono delle carceri in Campania sia in termini di personale, dato che mancano 600 agenti di polizia penitenziaria in regione, sia in termini di strumenti tecnologici avanzati”, conclude la nota.