“L’unione europea non è un incidente della storia”. Così David Sassoli, morto nella notte tra il 10 e l’11 gennaio, nel 2019, durante il discorso di insediamento come presidente del Parlamento europeo, nella plenaria di Strasburgo, ricordava agli europarlamentari la nascita dell’Ue. “Io so che se mettessimo in comune le nostre storie e ce le raccontassimo davanti a un bicchiere di birra, non diremo mai che siamo figli o nipoti di un incidente della storia. Ma diremmo che la nostra storia è scritta sul dolore”, spiegava il neo-eletto. “Non siamo un incidente della storia, ma figli e i nipoti di coloro che sono riusciti a trovare l’antidoto a quella degenerazione nazionalista che ha avvelenato la nostra storia. Se siamo europei è anche perché siamo innamorati dei nostri Paesi. Ma il nazionalismo che diventa ideologia e idolatria produce virus che stimolano istinti di superiorità e producono conflitti distruttivi”.